Condizionatori: una guida contro lo spreco di energia

I condizionatori, che donano refrigerio nei mesi più caldi dell’anno, possono essere macchine in grado di consumare molta energia e far lievitare i costi della bolletta. Con qualche attenzione e modificando alcune abitudini quotidiane è possibile climatizzare gli ambienti impattando solo limitatamente sull’ambiente.

Abbiamo raccolto alcuni suggerimenti che guidino all’uso dei condizionatori e alla lotta allo spreco di energia. Il primo è quello di evitare del tutto l’uso di questi apparecchi e giocare con la ventilazione naturale (apertura di finestre in posizioni strategiche) e l’ombreggiatura degli ambienti (tende, persiane) per abbassare la temperatura interna. Ma se proprio non si riesce a farne a meno, consigliamo di seguire alcune regole contro lo spreco di energia.

L’efficienza del condizionatore

Al momento dell’acquisto è importante selezionare un condizionatore altamente efficiente, di classe energetica A o superiore (A+++). La possibile spesa iniziale più elevata sarà compensata da un risparmio in bolletta (anche 30%) negli anni a venire.

La deumidificazione

Alcuni condizionatori offrono la possibilità di selezionare la modalità “deumidificazione”. Questa funzione eliminala fastidiosa sensazione di appiccicoso riducendo la percentuale di umidità ambientale piuttosto che la temperatura interna. La percezione del calore diminuisce infatti al diminuire dell’umidità dell’aria. Deumidificando gli ambienti la sensazione di freschezza si ottiene ad un costo energetico inferiore.

La temperatura

La temperatura a cui impostare il condizionatore deve essere di pochi gradi inferiore a quella esterna. In periodi particolarmente caldi, bastano infatti 2-5 gradi in meno di quelli presenti all’esterno per giovare dell’effetto della climatizzazione. Impostare una temperatura estremamente bassa, oltre a stressare inutilmente il nostro corpo per il passaggio improvviso a temperature moldo diverse, agisce negativamente anche sul funzionamento del condizionatore che si usura più rapidamente e consuma inutilmente. Inoltre, il DPR 74/2013, che regolamenta l’esercizio e la manutenzione degli impianti termici per la climatizzazione, stabilisce che quando un impianto di climatizzazione è in funzione, la media delle temperature dell’aria misurate negli ambienti raffrescati non deve essere inferiore ai 26°C (con -2°C di tolleranza) per tutte le tipologie di edifici.

La manutenzione del climatizzatore

La manutenzione dei climatizzatori è un’operazione fondamentale per assicurare l’efficienza dell’impianto ed evitare che consumi più energia di quella che necessita. Per mantenere il condizionatore efficiente è importante pulire periodicamente i filtri. L’operazione, che puo’ essere fatta ogni anno appena prima di iniziare ad utilizzare l’impianto, è semplicissima. Per effettuarla in sicurezza bisogna staccare la corrente, rimuovere i due filtri, pulirli dalla polvere, lasciare asciugarli e rimontarli.

Ridurre le dispersioni

Come in inverno, quando per evitare che l’aria calda interna si disperda verso l’esterno facciamo attenzione a tenere le finestre ben chiuse quando l’impianto di riscaldamento è acceso, allo stesso modo in estate, con il sistema di condizionamento in funzione, dobbiamo cercare di limitare le dispersioni tenendo chiuse le finestre. Anche un involucro edilizio ben progettato, senza ponti termici e ben isolato, aiuta a combattere l’ingresso del calore nell’appartamento.

La climatizzazione durante la notte

Evitare di accendere il condizionatore nelle ore notturne aiuta il risparmio di energia. Uno studio dei ricercatori dell’Arizona State University ha dimostrato che l'uso notturno dei condizionatori, aumentando la temperatura dell’aria esterna, fa aumentare la domanda. La ricerca è stata presentata nel documento dal titolo “Anthropogenic Heating of the Urban Environment due to Air Conditioning”, che studia il contributo antropogenico dei sistemi di condizionamento sulla temperatura esterna dell’aria.

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