Come fare il bucato ecologico: detersivi bio e risparmio energetico

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Per rispettare l’ambiente spesso non è necessario stravolgere la propria quotidianità. Un bucato ecologico è semplicissimo da fare e consente di ottenere un buon risparmio energetico ed eliminare gli sprechi. Considerando che il ricorso alla lavatrice è ormai indispensabile dato che una macchina può fare quello che ci impegnerebbe per una giornata intera, possiamo provare a ridurre l’impatto di lavaggio e asciugatura con detersivi bio e qualche accorgimento in più.

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I TEMPI
I suggerimenti per fare un bucato ecologico sono diversi, a partire dalla scelta del momento giusto per avviare i cicli di lavaggio in lavatrice. È infatti preferibile fare il bucato di sera o nei giorni festivi per risparmiare sulla bolletta elettrica, ricorrendo a un pieno carico e non ad un mezzo carico in quanto i programmi delle macchine prevedono in entrambi i casi lo stesso dispendio di corrente ed acqua.

IL DETERGENTE
Oltre al risparmio energetico, è poi importante calibrare attentamente la quantità di detersivi, meglio se bio, necessaria per un carico di bucato in lavatrice, tenendo conto che le lavatrici di ultima generazione consumano per ciascun lavaggio circa 40 litri di acqua a differenza dei 100 litri impiegati dalle macchine prodotte 10 anni fa.
È inoltre preferibile ricorrere all’impiego di sapone di marsiglia da applicare e strofinare sulle macchie prima del lavaggio e applicare detersivi per piatti nel caso in cui si presentino macchie grasse difficilmente eliminabili.

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Detersivi bio e prodotti impiegati anche quotidianamente in cucina possono essere usati anche per la lavatrice. Un esempio è l’aceto bianco che può sostituire i comuni decalcificanti una volta al mese contro il calcare che ostruisce il cestello.

Quanto ai detersivi, è possibile impiegare tensioattivi di origine vegetale e ricorrere a complessanti che hanno lo scopo di ridurre la durezza dell’acqua (per durezza si intende la quantità di sali di calcio e magnesio presenti nell’acqua) come fosfonati e silicei lamellari o citrati.
Si può inoltre ricorrere all’impiego di sbiancanti a base di percarbonato da applicare circa un’ora sulle macchie che interessano il capo a 30 gradi.

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Per un bucato davvero ecologico è consigliabile non impiegare ammorbidente in quanto aumenta i tempi di asciugatura dei capi, pertanto è consigliabile sostituirlo con l’aceto bianco o con una soluzione a base di acido citrico e acqua al 10% da porre nella vaschetta al posto dell’ammorbidente.

Non dimentichiamo l’asciugatura! Molto meglio asciugare il bucato al sole e non ricorrere alle attuali asciugatrici elettriche che prevedono ulteriori consumi in termini di energia elettrica.

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I CONSIGLI DELLA NONNA: SALE, LIMONE E BOROTALCO
Non bisogna trascurare i cosiddetti consigli della nonna. Ci siamo mai chiesti come facevano tanto tempo fa a stendere un bucato pulito nonostante non esistessero tutti gli accorgimenti, i prodotti e le tecnologie attuali? Per le macchie difficili le nonne ricorrevano al sale, applicato sulla macchia per un po’ di tempo prima del lavaggio. Nel caso di macchie di pomodoro utilizzavano il borotalco dopo aver bagnato la macchia con un po’ d’acqua, mentre succo di limone o alcool erano efficaci sulle macchie di pennarello prima di passare al lavaggio in acqua.

A volte basta poco per fare tanto, infatti, sulla scorta di piccoli accorgimenti applicabili da profani e moltiplicando tale impegno per tutte le famiglie al mondo, che ricorrono in media ad un carico di bucato al giorno, è possibile dare un grande aiuto all’ambiente.




Romina Muccio

Romina Muccio Architetto

Ha intrapreso la libera professione e non ne è ancora pentita. A Napoli si occupa di restauro di vecchi edifici ed è fondatrice di un’associazione di donne architetto. Nel tempo libero evade verso la natura incontaminata da plotter e pc e gestisce un piccolo zoo sfamando 2 cani, 2 gatte e una tartaruga.