Il biocarburante insostenibile prodotto con gli scarti del foie gras

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Poche cose eccitano il palato dei francesi come il foie gras! Una vera prelibatezza dalla tradizione secolare (praticata nell’antico Egitto), destinata al mercato gastronomico del lusso e, al tempo stesso, un orrendo e inutile alimentomolto contestato dagli animalisti. Secondo la legge francese (“Code rural” law L654–27–1), che ne protegge la produzione, per “foie gras” (letteralmente “fegato grasso”) s’intende il fegato di anatra o dioca ingrassato forzatamente tramite una sonda gastrica.

Il procedimento (gavage), che consiste nel conficcare un tubo nella gola dello sventurato animaleper ingozzarlo di mangime ipercalorico, ottenendo così l’accumulo di grasso nel fegato, è considerato doloroso da parte delle associazioni animaliste. Nonostante ciò gli agricoltori francesi sostengono, con la protezione del governo, che tale procedimento non sia affatto doloroso per l’animale!

Con il costo del petrolio che va alle stelle, alcuni agricoltori della regione della Dordognahanno pensato bene di utilizzare gli scarti del grasso d’oca per produrre biocarburante da utilizzare nei loro trattori. L’iniziativa è stata accolta con favore dal sindacato dipartimentale dei rifiuti, che aveva necessità di smaltire circa 1.500 tonnellate annue di scarti di grasso d’oca, maiale e olio di frittura, provenienti dai ristoratori della regione.

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È stato così sviluppato un carburante meno costoso e meno inquinante, il che è lodevole dal punto di vista dell’uso efficiente e responsabile del grasso alimentare che altrimenti andrebbe sprecato. Tuttavia, tale iniziativa è insostenibile dal punto di vista etico in quanto viola i diritti degli animali. Sostenibile dal punto di vista etico ed ambientale, sarebbe infatti, interrompere definitivamente il ciclo produttivo del foie gras e mandare in soffittauna volta per tutte questa barbara pratica secolare, che andrebbe superata al pari della tauromachia.

Finalmente, infatti, gli sventurati volatili non verrebbero più torturati, inoltre si risparmierebbero tutte le risorse (gasolio, l’acqua, ecc.) necessarie per produrre i mangimi ipercalorici daintubare.