- scritto da Antonia Guerra
- categoria Arredamento
Il recupero creativo di Altrosguardo design
Guardare, riguardare
, poi dare spazio alla creatività e rielaborare. Non fermarsi all’apparenza delle cose e guardarle sotto una luce diversa, immaginandole altre. Da qui il nome Altrosguardo, scelto dai designer per il proprio gruppo. Gli oggetti cambiano, si trasformano, non restano mai uguali a se stessie Altrosguardo rappresenta questo cambiamento, raccontandolo nelle proprie creazioni. E allora si rompono le regole, un phon diventa una lampada, una sedia anche. Si esce dagli schemi logici tradizionali, ci si gioca, li si reinventa per sfidare le idee dominanti e le consuetudini.
La memoria del passato affiora negli oggetti dei designer Altrosguardo con un banco di scuola ed un calcetto, uniti in modo originale, assemblati artigianalmente con legno di recupero. O con lampade montate su vecchi phon anni ’60–’70, di plastica colorata, assemblati come plafoniere e lampadari.
Altrosguardo definisce il recupero creativo quel luogo dove la funzione o estetica originale degli oggetti e materiali è messa in discussione. Dal recupero creativo nasce Molly, una lampada orientabile, è nata in un cantiere edile dai materiali recuperati a fine lavoro. La sua particolarità è il braccio snodabile, in diversi colori, che le permette insoliti e simpatici contorsionismi.
Materiali di recupero utilizzati anche per “Madatto”, una libreria modulare personalizzabile nelle forme e nel colore, e per “It’s time to play”, un vecchio strumento musicale che rinasce diventando strumento di misurazione del tempo. Alla memoria del gesto di suonare che non si compie da tempo è associata la percezione dello scorrere del tempo.
“It’s time to play”, coerentemente con tutta la produzione di Altosguardo, invita a sospendere la quotidianità.
Foto | AltrosguardoDesign.it