Design eco per ombrelli riutilizzabili. Ombrello the Reusable si taglia e trasforma

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Semplicità ed efficacia le parole d’ordine per questo progetto di eco design recentemente presentato al Fuorisalone di Milano da Alice Bertola e Barbara Civilini, due giovani designer milanesi con una marcia in più. Bastano una pioggia battente e un po’ di vento che scompiglia i capelli soffiando più forte del solito per distruggere un ombrello. E allora eccoli lì, capovolti e abbandonati sul ciglio della strada. A guardarli bene però, è la struttura metallica ad essersi spezzata: la tela è intatta, ma cosa farne? Niente con un ombrello tradizionale, molto con Ombrello the Reusable.

Quello che all’apparenza è un semplice ombrello con una stampa fantasiosa, in realtà, una volta rotto, può trasformarsi in diversi oggetti per la pioggia. Basta tagliare la tela seguendo le linee classicamente indicate da un paio di forbici e un tratteggio per realizzare una borsa, un copri scarpe oppure un sellino da bici. L’impermeabilità del tessuto lo rende perfetto per questo tipo di oggetti.

Basta staccare la punta dell’ombrello e separare la tela dalla struttura metallica, poi lavarla, stirarla e infine tagliarla così come indicato dal disegno per ottenere degli oggetti eco, ricavati da ciò che altrimenti sarebbe diventato un rifiuto.

Un’idea pratica e divertente per aiutare il pianeta a liberarsi dai rifiuti con un po’ di ago e filo.

Scarica le istruzioni per il riutilizzo

Visita il sito di Ombrello the Reusable

Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.