Dalla caverna alla casa ecologica. Le invenzioni che hanno fatto la storia

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Dall’epoca degli Assiri di Mesopotamia al XVII secolo furono solo tre le innovazioni che migliorarono le condizioni del comfort termico delle abitazioni e degli abitanti; si trattava del camino, del vetro usato per le finestre e della stufa. Riguardo il comfort illuminotecnico invece le cose andarono più a rilento tanto che facendo un excursusdal Paleolitico fino ai primi anni del XIX l’unica invenzione fu la candela. Riguardo i consumi poila svolta cominciò dopo la metà del XIX secolo grazie agli impianti di riscaldamento a termosifone e ad aria calda e con l’illuminazione a gas fino a che alla fine dell’Ottocento si ebbe la svolta della qualità della vita domestica grazie all’uso dell’elettricità nelle abitazioni dovuta ad Edison. Come documentato in “Dalla caverna alla casa ecologica”, le invenzioni di fine Ottocento furono quelle che innescarono l’incremento dei consumi energetici e che resero necessari, anzi indispensabili, i combustibili che ancora oggi primeggiano come fonti non rinnovabili e maggiormente sfruttate a scapito dell’ambiente: petrolio, carbone e gas naturale.

Nel libro scritto da Federico M. Butera ripercorrerete un viaggio dal passato ai giorni nostri attraverso avvenimenti che all’apparenza potrebbero sembrare comuni, a dir poco banali, ma che in realtà segnarono profondamente la storia: parliamo delle invenzioni tecnologiche che aprirono la strada verso il raggiungimento del comfort delle nostre case. Attraverso un viaggio che parte dalla preistoria passando per l’impero d’Oriente e quello Romano per arrivare al Medioevo e poi al Rinascimento e così fino all’attuale periodo in cui viviamo, scoprirete come era dura vivere compiendo anche un semplice gesto come accedere una fiammella per scaldarsi. Abituati come siamo nelle nostre dimore pluriaccessoriate non immagineremmo mai come potessero vivere delle famiglie senza elettricità, acqua corrente e fognatura… Il viaggio attraverso il tempo ci insegna quali siano stati i sacrifici e le trovate geniali dei personaggi (famosi e anonimi) che hanno contribuito alla spinta verso la sostenibilità.

Dalla semplice installazione dei vetri per gli infissi si è arrivati fino agli impianti per produrre energia da fonti rinnovabili in pochissimo tempo rispetto a quello che ci volle per passare dalla fiamma viva alla lampadina, eppure le esigenze erano sempre le stesse: riscaldarsi, illuminare, generare energia per azionare delle macchine (inizialmente non domestiche). Quel che colpisce è che l’invenzione è come una reazione a catena: messa in pratica un’idea si innesca un meccanismo che porta a migliorare qualcosa di esistente o a creare qualcosa di nuovo che superi ciò che già esiste.

“Dalla caverna alla casa ecologica” ci insegna ad osservare con occhio critico quelle tecnologie comunemente utilizzate dalle famiglie che hanno radicalmente mutato il concetto di comfort domestico facendo sì che – malgrado le conseguenze dovute all’inquinamento causato dall’uso indiscriminato di energia da fonti non rinnovabili – si cerchi di puntare verso soluzioni ecosostenibili.

Nel testo quel che fa riflettere non è tanto il come l’incremento del costo economico dei consumi energetici sia impennato quanto il fatto che ci siano stati risvolti che da una parte hanno contribuito a migliorare il comfort e dall’altro hanno avuto effetti negativi dal punto di vista sociale: vedi ad esempio lo sfruttamento degli operai nelle miniere di carbone.

“Dalla caverna alla casa ecologica” offre degli spunti di riflessione: starà alla nostra sensibilità pensare di cambiare le nostre abitudini in modo da essere nel nostro piccolo meno impattanti verso l’ambiente. Sfogliando il testo considererete come possa essere possibile pensare a una casa che, pur disponendo di tutto ciò a cui difficilmente si può rinunciare, sia davvero sostenibile in termini energetici e di progettazione: questo proprio grazie all’evoluzione delle tecnologie ecosostenibili.

L’autore ci lascia con un finale aperto: oggigiorno è possibile realizzare edifici sostenibili in dei contesti più confortevoli, articolati e piacevoli di quelli che comunemente abitiamo ma ciò sarà possibile solo grazie alle tecnologie sempre più efficienti e a buon mercato di quelle di uso comune.

Il testo è consigliato ad ogni genere di lettore e sicuramente invoglierà i più curiosi ad approfondire alcune tematiche relative all’evoluzione delle invenzioni tecnologiche relative al comfort domestico.

Scheda tecnica del libro
Titolo: Dalla caverna alla casa ecologica
Formato: 15 x 23
Editore: Edizioni Ambiente
Pagine: 234
Data di Pubblicazione:Giugno 2008 (II Edizione)
Autore: Federico M. Butera
ISBN–13: 9788889014400

L’autore
Federico M. Butera
è professore di Fisica Tecnica Ambientale presso il Politecnico di Milano; svolge attività di ricerca nel settore dell’uso razionale dell’energia e delle fonti rinnovabili nell’ambiente costruito nell’ambito di progetti nazionali e internazionali. Impegnato anche nella divulgazione, è stato fra i fondatori dell’ambientalismo scientifico in Italia.

Abstract
<<La vita della casalinga alla fine dell’Ottocento era molto dura: poco o nulla era cambiato, per lei, rispetto al Medioevo. La semplice preparazione di un pasto era un’attività faticosa e lunga. I fornelli della cucina, fosse essa di ferro o ghisa, in muratura o mattoni, erano alimentati dal calore della legna, della carbonella o del carbone, che come prima cosa andavano accesi. Ma prima ancora occorreva ripulire le ceneri del giorno prima. Poi si metteva il combustibile, e con carta o stoppie si accendeva il fuoco, e per fortuna da qualche decennio i fiammiferi c’erano già […]>>.

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Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.