Tecnologia e natura: a Taiwan un grattacielo che mangia CO2

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Un grattacielo a zero emissioni di CO2, rivestito da verde verticale che “mangia” l’anidride carbonica della città, è il progetto futuristico di Vincent Callebaut Architects a Taiwan che coniuga tecnologia e natura. E’ oramai sotto gli occhi di tutti l’irrefrenabile sviluppo che da numerosi anni coinvolge la Cina, rendendola al giorno d’oggi una delle predominanti potenze economiche mondiali. Ciò rappresenta al contempo la maggiore causa diinquinamento che repentinamente sta soffocando l’ecosistema del continente asiatico e non solo.

Focalizziamo ora l’attenzione all’interno della città di Taichung a Taiwan, dove dalla presa di coscienza del fenomeno nasce l’avanguardistica idea di Vincent Callebaut di unire tecnologia e natura.

Le intenzioni dell’architetto francese sono tra le più positive; il proprio progetto infatti consiste nell’ergere un enorme grattacielo ad emissione “0” all’interno della città.

Si chiamerà “Biotic Arch” ed apparirà come un grande cespuglio all’interno della metropoli; questo perché, così come da progetto, la struttura esterna sarà completamente rivestita da giardini verticali, nascondendo in tal maniera l’effetto ultratecnologico del quale in realtà l’edificio dovrà essere fornito.

Come anticipato risulterà una struttura ad emissione “0” di anidride carbonica e ciò sarà possibile grazie all’ingegnosità e all’efficienza degli impianti inseriti all’interno del grattacielo, i quali sfrutteranno le principali fonti rinnovabili (solare, eolico e biomasse).

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Il vero elemento innovativo, però, è l’ulteriore utilizzo che Callebaut ha pensato per i grandi “impianti verdi” di rivestimento. Infatti, grazie ai giardini verticali la torre riuscirà ad immagazzinare buone quantità di anidride carbonica, presente in eccessiva quantità.

Possiamo dunque ammirare la nobile iniziativa avanzata tramite la progettazione del “Biotic Arch”, uno sguardo alla sostenibilità laddove ce ne sia l’effettivo bisogno, senza mai dimenticare di volgere uno sguardo al futuro.

Il binomio tecnologia–natura è forse la risposta più efficace alle esigenze contemporanee e Vincent Callebaut sembra averlo capito.
Immagini | © Vincent Callebaut Architectures S.A.R.L.






Federico Franchini

Federico Franchini Architetto

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