La struttura lignea tridimensionale della libreria-biblioteca Conarte di Anagrama

Lo stereotipo del topo di biblioteca, che immaginiamo passi il tempo a studiare e a divorare libri tra vecchi scaffali polverosi, potrebbe essere messo in discussione: lo studio messicano Anagrama ha realizzato una libreria con annesso spazio di lettura decisamente particolare a Monterrey, in Messico. 

Il lavoro è stato commissionato da Conarte, il locale consiglio per lo sviluppo della cultura e dell’arte, che ha come obiettivo quello di proteggere, promuovere e stimolare l’espressione artistica, supportando e sostenendo la conservazione e l’arricchimento della cultura del luogo.

THE PINCH: SOPRA PARCO GIOCHI, SOTTO BIBLIOTECA

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Questo senso di protezione è simbolicamente espresso dalla proposta progettuale di Anagrama che, in collaborazione con il team di Artiplano, specializzato in design d’interni e nella realizzazione e l'allestimento di spazi commerciali, ha realizzato un guscio ligneo che avvolge il lettore creando uno spazio singolare sia dal punto di vista architettonico che dell’esperienza di lettura: lo scopo è di fornire uno spazio del tutto personale, libero da ogni distrazione.

Il design della struttura in legno di pino, progettata ovviamente anche per soddisfare la funzione ordinaria degli scaffali di una libreria, avvolge l’intero ambiente della libreria-biblioteca, evocando una sensazione di distacco dal mondo esterno: lo spazio che ne risulta è dedicato esclusivamente al lettore e ai volumi che circondano affinché l’esperienza di lettura risulti straordinaria.

Oltre ad alloggiare numerose pubblicazioni in modo ordinato ed equilibrato, la struttura, autoportante e indipendente dalle murature, simula una cupola, giocando con gli effetti della prospettiva, dell’illuminazione e di illusioni ottiche.

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Al centro della stanza una gradinata, cosparsa di cuscini, è rifinita con un gradiente di colore sulle tonalità del verde acqua che guida il visitatore dal basso verso l’alto e attribuisce all’ambiente una maggiore profondità: il semicerchio illuminato sul fondo della stanza simula il punto di fuga della struttura lignea, creando un perfetto equilibrio tra colore e prospettiva mentre la stessa forma del manufatto distorce la percezione del visitatore dandogli una sensazione di movimento.

La scelta del legno, oltre ad offrire un elevato valore estetico-formale e a soddisfare sia le esigenze tecnologiche che le caratteristiche di un ambiente emozionante, caldo e confortevole, è senza dubbio valida considerando i numerosi aspetti ecologici ad esso legati. In legno sono anche gli altri arredi della libreria: il grande bancone espositivo nella lobby e le mensole in MDF, tutti rifiniti in bianco.

La libreria-biblioteca Conarte, sebbene di dimensioni ridotte e caratterizzata da un disegno pulito ed essenziale, risulta molto accogliente: le cose sembrano mettersi certamente meglio per i topi di biblioteca. 

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Daniele Boni

Daniele Boni Architetto

Nasce e cresce a Roma. Dopo un periodo vissuto a Vienna torna in Italia per laurearsi con una tesi in progettazione ambientale. Appassionato di tecnologia, informatica e tennis, nel tempo libero si fionda su una buona lettura o su bislacchi esperimenti culinari. Nelle ore serali si dedica alla grafica e all’Arch-viz supportato da beat rap/hip-hop.