Le scuole più sostenibili al mondo

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Nel dicembre 2008 il Parlamento Europeo approvava il pacchetto clima–energia più noto come strategia “20–20–20”: entro il 2020 ridurre del 20% le emissioni di CO2, diminuire del 20% il consumo di fonti primarie mediante l’aumento dell’efficienza energetica ed aumentare del 20% la quota di energia da fonti rinnovabili nella copertura dei consumi finali. Per conseguire gli obiettivi della 20–20–20 la Direttiva 2010/31/UE introduceva il concetto di“Edifici ad energia quasi zero”, ovvero costruzioni “ad altissima prestazione energetica, con fabbisogno energetico molto basso o quasi nullo coperto in misura molto significativa da energia da fonti rinnovabili”. Entro il 31 dicembre 2020, dunque, tutti gli edifici di nuova costruzione dovranno essere “a energia quasi zero”, mentre per gli edifici pubblici questa scadenza è anticipata al 31 dicembre 2018.

Mentre l’Unione Europea, e l’Italia in particolare, sembrano ancora molto lontani da questo traguardo, l’America propone interessanti soluzioni di “Net–Zero–Energy Buildings” di pubblica utilità, soprattutto nell’ambito dell’edilizia scolastica, come dimostrano le Top Ten Green Projects stilate dall’American Institute of Architets negli ultimi anni.

HIGH TECH HIGH SCHOOL, Chula Vista, California

La High Tech High School a Chula Vista in California, progettata dallo Studio E. Architects, è una scuola pubblica a servizio di 550 studenti che basa la sua didattica sul modello dell’approccio diretto e sulla costruzione di un forte senso di comunità, e lo stesso edificio è il frutto di una progettazione partecipata. Situata in un contesto culturalmente variegato, quasi al confine con il Messico, la scuola è immersa nel verde, si affaccia sui canyon della Otay River Valley ed è in stretta connessione con l’ambiente circostante in tutte le aree di lavoro e di studio. L’acqua è una risorsa preziosa in quest’area così desertica e tutti gli spazi esterni, i cortili, i giardini, i campi sportivi e da gioco sono stati studiati per recuperarla e utilizzarla per l’irrigazione. L’efficienza idrica è garantita all’interno mediante orinatoi a secco, rubinetti, docce e WC con regolatori di flusso, tutti accorgimenti che riducono il fabbisogno d’acqua del 50%. Il sistema di gestione dell’edificio (BMS), inoltre, comprende una stazione meteorologica ed un controllo informatizzato per la gestione e per la regolazione oltre che dell’acqua anche dell’illuminazione, dei sistemi meccanici e dell’ottimizzazione del comfort termico e della qualità dell’aria interna. Anche se l’80% del fabbisogno elettrico della scuola è coperto dai pannelli fotovoltaici sui tetti, la domanda energetica è comunque ridotta al minimo grazie a sistemi di ventilazione e di illuminazione naturali, all’efficienza degli infissi, ma soprattutto ad progettazione compatta e ad uno studio bioclimatico del costruito: accesso alla luce diretta, ambienti ben distribuiti, cortili interni, vespaio areato, camini di ventilazione. Per quanto riguarda i materiali la High Tech High School è stato costruita con un mix di elementi più tradizionali e componenti prefabbricati e standardizzati, in modo da ridurre gli sprechi ed i rifiuti di cantiere, da minimizzare i tempi di costruzione e da permettere un facile smontaggio dei moduli ed un loro eventuale riutilizzo in altro luogo. Il team di progettazione ha collaborato con il personale e con gli studenti sia in fase di progettazione che in fase di utilizzo, sviluppando programmi di sostenibilità, di gestione dei rifiuti e del riciclaggio ed affrontando la problematica dei trasporti. Per diminuire la necessità di parcheggi, la scuola è stato costruita vicino ad un grande nodo di trasporto di massa, mentre tutto l’ambiente circostante è stato dotato di comode e sicure piste ciclabili e numerose rastrelliere.

GREENSBURG SCHOOLS/KIOWA COUNTY SCHOOLS, Greensburg, Kansas

La High Tech High School sta aspettando la definitiva certificazione LEED Platinum come la Greensburg Schools/Kiowa County Schools in Kansas. Il nuovo istituto, costruito dopo il tornado del maggio 2007 dallo studio BNIM Architects, è organizzato attorno ad una corte che funge da punto di ritrovo per tutte le età. Palestre e spazi fitness sono stati, infatti, progettati per soddisfare le esigenze di tutta la comunità ed alcuni spazi sono dedicati prettamente all’educazione degli adulti ed alle attività per anziani. L’edificio è orientato per massimizzare gli apporti solari per il riscaldamento e per l’illuminazione naturale e per sfruttare le correnti trasversali del vento nella climatizzazione degli interni. Il 100% dell’energia elettrica proviene da fonti rinnovabili, attraverso un sistema geotermico e ad una turbina eolica che fornisce 50kW di energia elettrica. Le coperture sono inclinate e predisposte per l’installazione di pannelli solari, mentre le acque reflue vengono già completamente trattate e conservate in cisterne per l’irrigazione durante i mesi secchi.

MERCED 2009 LONG RANGE DEVELOPMENT PLAN, University of California

Il Merced 2009 Long Range Development Plan per l’Università della California è un piano di sviluppo sostenibile sotto tutti gli aspetti, economico, sociale ed ambientale ed ha già ottenuto la certificazione LEED Gold per tutte le strutture. Gli edifici del campus consumano già il 50% in meno di energia ed il 40% in meno di acqua rispetto a progetti analoghi e nel 2020 ci si aspetta che l’Università della California diventi il primo istituto americano ad energia zero, a zero rifiuti ed a zero emissioni. Il campus è protetto a nord e ad est dalla Sierra Nevada e circondato a sud da pascoli e da prati: oltre 30.000 ettari di terreno perfettamente conservati. Il piano è articolato su una griglia ortogonale, orientata nord–sud per massimizzare la captazione solare, attorno ad un nucleo pedonale. Con una variazione di temperatura giornaliera che può toccare i 30°, gli edifici sono progettati in modo da sfruttare sistemi passivi e dissipatori di calore che immagazzinano l’aria fredda della notte per ridurre i carichi di climatizzazione diurni e viceversa.

UNIVERSITY CLASSROOM BUILDING, Duluth, Minnesota

L’University Classroom Building,certificato LEED Platinum,è stato costruito su una collina sopra un laghetto nellariserva naturale in cui si troval’Università del Minnesota Duluth.L’architetto David Salmela ha sfruttato il sistema tedesco Passiv haus per progettare un edificio ad altissima efficienza energetica ed altamente performante attraverso l’utilizzo di energie rinnovabili, il trattamento delle acque reflue, la gestione delle acque piovane, il riscaldamento passivo, la ventilazione e l’illuminazione naturali, l’efficienza idrica, l’utilizzo di materiali locali e naturali (pannelli isolanti SIP, prodotti con 100% di materiale riciclato in una fabbrica di South Dakota), la ricerca del comfort e di un ambiente salubre. Si prevede di ridurre il fabbisogno energetico dell’edificio addirittura del 90%. Il livello inferiore delle copertura è un tetto verde che consente di isolare l’edificio, mentre la parte superiore è verniciata di bianco per riflettere la luce solare in eccesso. Un impianto di 6 kW di pannelli fotovoltaici è, inoltre, sufficiente a soddisfare il fabbisogno energetico di tutto l’edificio. Un grazioso patio di fronte alla struttura diventa un punto di incontro e di studio per gli studenti anche nelle fredde giornate autunnali con le sue panche in legno di cedro riciclato ed un piacevole camino a legna.

PORTLAND COMMUNITY COLLEGE NEWBERG CENTER, Oregon

Il Portland Community College (PCC) è la più grande istituzione di istruzione superiore dell’Oregon, a servizio di ben cinque contee. Il PCC Newberg Center dello studio d’architettura Hennebery Eddy Architects è il primo edificio di un ampliamento previsto per il college nella cittadina di Newberg su un terreno di oltre 15 acri. La porta d’ingresso al campus è diventato un vero e proprio manifesto della “missione” sostenibile del PCC: ridurre le emissioni di gas serra dell’80% entro il 2050. Il consumo di acqua complessivo è già stato ridotto di quasi il 50%, attraverso l’uso di rubinetti e servizi igienici a basso flusso e sistemi efficienti d’irrigazione. Anche in questo caso il corretto orientamento dell’edificio lungo l’asse est–ovest garantisce l’irraggiamento diretto e, al bisogno, anche il raffrescamento naturale, facilitato dai camini di ventilazione che si stagliano sulla spina dorsale della struttura. L’involucro è studiato per catturare la luce naturale e diffonderla negli ambienti di studio per limitare l’uso di elettricità durante il giorno, in ogni caso sensori di presenza spengono automaticamente l’illuminazione artificiale quando gli spazi non sono in uso.

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MUSIC AND SCIENCE BUILDING, Hood River, Oregon

L’obiettivo del nuovo Music and Science Building, dello studio Opsis Architecture, era quello di progettare un edificio altamente sostenibile, integrato perfettamente con gli edifici storici del campus. L’edificio non è destinato esclusivamente alla musica ed alle scienze, ma è utilizzabile dall’intera comunità e comprende anche sale prova, uffici degli insegnanti ed una serra in cui gli studenti coltivano ortaggi che curano giornalmente ed innaffiano con le acque depurate. La nuova struttura è un Net–Zero–Energy Building grazie a pareti ben isolate ed assenza di ponti termici, a finestre con tripli vetri, al sistema di riscaldamento geotermico e all’impianto solare da 35 kilowatt. Sensori per le luci, apparecchiature meccaniche ed una serie di indicatori luminosi, che indicano i momenti favorevoli per aprire le finestre e creare la ventilazione trasversale, migliorano ulteriormente le prestazioni dell’involucro.

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KENSINGTON HIGH SCHOOL FOR THE CREATIVE AND PERFORMING ARTS, Philadelphia, Pennsylvania

Grazie all’impegno di un gruppo di giovani, gli Youth United for Change, il distretto scolastico di Philadelphia ha deciso di realizzare una scuola superiore che incoraggiasse gli studenti di questo quartiere disagiato a proseguire gli studi in una scuola “verde" e sana, in contrasto con le loro condizioni di vita quotidiane. Lo studio d’architettettura SMP, in collaborazione con SRK, ha vinto la sfida con un sito disagevole, un terminale ferroviario merci dismesso lungo e stretto, creando un edificio compatto e riparato con due ali che proteggono un giardino interno e lasciano tanto spazio aperto per impianti sportivi ed aree verdi coltivate con specie autoctone, anche a servizio dei cittadini. Sistema geotermico, strategie per il risparmio idrico, riuso delle acque meteoriche (raccolte attraverso le pavimentazioni e le coperture che per il 50% sono invece trattate come giardini pensili), assieme ad un orientamento ottimale per l’illuminazione e la ventilazione, fanno della Kensington High School for the Creative and Performing Arts un esempio di sostenibilità per l’intera comunità.

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ASU POLYTECHNIC ACADEMIC DISTRICT, Mesa, Arizona

Il campus dell’Arizona State University Polytechnic ha cominciato a prendere forma nella ex base aerea dismessa, la Williams Air Force Base a sud est di Phoenix in Arizona, nel 1996, con poco più di 1000 studenti. Il team di architetti RSP insieme all’architetto Lake Flato hanno completato nel giugno 2008 il progetto dei nuovi edifici dell’ASU Polytechnic Academic District, tutti con certificazione LEED Gold: una serie di blocchi collegati da portici, atri, cortili e giardini, in poche parole un lungo percorso pedonale che connette direttamente gli studenti all’ambiente desertico circostante. Il costruito cerca di sfruttare al massimo la ventilazione e l’illuminazione naturali attraverso una pelle vetrata opportunamente schermata dal sole; anche gli esterni sono ombreggiati perfettamente e raffrescati da giochi d’acqua che utilizzano acqua depurata.

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Monica Tredici

Monica Tredici Architetto

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