• scritto da Violetta Breda
  • categoria Progetti

Il progetto vincitore del Primo Premio Architettura Ecosostenibile Fassa Bortolo 2012

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Il progetto del gruppo spagnolo Paredes Pedrosa Arquitectos, vincitore del Primo Premio Architettura Ecosostenibile Fassa Bortolo, consiste nella realizzazione della scuola UPI, Kid University, nel comune di Gandia, vicino a Valencia, Spagna. Secondo il presidente della giuria Thomas Herzog, il progetto ha conquistato la medaglia d’oro in quanto ha colto perfettamente il soggetto del concorsol’importanza sempre crescente di economizzare le risorse limitate del nostro pianeta.”

Il progetto della scuola contribuisce a ricercare un sistema di sviluppo nel settore edilizio, che rappresenta uno dei campi di attività umana a maggior impatto ambientale, più sostenibile di quello attuale. La scuola UPI riveste particolare importanza sociale in quanto, proprio per la sua destinazione d’uso concorre al compito fondamentale di educazione e promozione sociale ed al ruolo di rappresentare l’espressione concreta dello sviluppo culturale e degli interessi collettivi di una società.

La scuola prevede la preservazione delle essenze arboree preesistenti e la loro valorizzazione in qualità di elementi strategici della composizione architettonica e del funzionamento bioclimatico, realizzando un riuscito inserimento del nuovo edificio all’interno di un parco urbano: i sei grandi gelsi preesistenti divengono il fulcro da cui si sviluppa l’organismo architettonico, attorno al quale le attività didattiche, suddivise in aule, si relazionano grazie alle ampie vetrate

La parte costruita accerchia, in una sorta di recinto, il grande spazio centrale aperto dove sono previste sia attività ricreative che educative, protette dall’ambito urbano circostante. La biblioteca, la sala computer, la classe di pittura, di fotografia, di musica, il teatro e l’auditorium si sviluppano tutti in cerchio, mantenendo una continuità di facciata che dona un senso di libertà. In questo modo si può mantenere una sorta di nucleo privato interno alla struttura, staccato dal mondo esterno, in quanto è presente solo una grande vetrata nell’aula magna che si affaccia sul centro storico.

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La planimetria è stata pensata sull’analisi delle necessità del luogo e del committente (il comune di Gandia) e, fondendosi appunto con la conformazione territoriale dell’area di progetto, risulta chiara e ordinata. La facciata e il tetto sono costituiti entrambi da piastrelle in ceramica bianca, che dona una eterea continuità del costruito ed è funzionale ed economica: la ceramica infatti è tipica della costa mediterranea e richiede una scarsissima manutenzione. I serramenti invece sono costituiti da legno dipinto di bianco e incorniciano le grandi vetrate. Per mantenere una buona efficienza energetica oltre agli esterni total white è stato utilizzato il sughero come materiale isolante e fonoassorbente.