Pannelli lignei intarsiati definiscono una cappella nuziale giapponese

Romanticismo, eleganza e poesia sono le caratteristiche di questa cappella nuziale realizzata nel luglio 2014 all’interno della hall dell’Ana Crowne Plaza Hotel a Hiroshima, Giappone. Il progetto, intitolato Power of Flower, è opera del designer giapponese Takashi FUJII dello studio  Nikken Space Design di Hiroshima.

La cappella è caratterizzata da una volta a sesto acuto di 6 m di altezza e 19 m di lunghezza ed è costituita da un telaio in acciaio semi nascosto da un reticolo in legno. Si tratta di 100 pannelli lignei lavorati a mano ottenuti da radici, tronco e rami di un unico albero di cipresso giapponese, simbolo di speranza per le coppie che si sposeranno all’interno della cappella. 

Il restauro dell'antica cappella nel bosco

La decorazione dei pannelli è affidata a Jotaro Saito, famoso stilista giapponese che per il progetto si è ispirato ai motivi floreali tipici dei kimono femminili. I pannelli, riccamente decorati, sono intagliati con grande maestria, a dimostrazione della sublime e raffinata arte tradizionale giapponese.  Le ombre frastagliate si proiettano sul pavimento dando al visitatore l’impressione di essere all’interno di un bosco. La volontà di lasciare i pannelli del colore naturale, così come le sedute, contribuisce a creare un’atmosfera calda e accogliente.                                         

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Il progetto ha suscitato molto interesse, ottenendo premi e menzioni speciali: Architizer A+AWARDS Special Mention 2015, International Design Awards (USA) 2014 Gold Award, JCD Design Awards 2015, LEAF Awards 2015. E chi lo sa se a portare fortuna non siano stati proprio i fiori, uno dei simboli più importante della cultura giapponese. È una tipica usanza, infatti, riunirsi con amici e parenti per condividere momenti piacevoli sotto gli alberi di ciliegio, proprio come sposi ed invitati condividono un momento importante all’interno della cappella, circondati da fiori che indicano un nuovo inizio, augurio di ricchezza e prosperità.  

Enza Laudone

Enza Laudone Architetto

D’origine calabrese, pugliese d’adozione, sono stati proprio lo studio della tradizione architettonica pugliese, l’uso della pietra e l’arte di costruire a secco, ad avvicinarla all’architettura ecosostenibile. Appassionata d’arte, adora viaggiare e conoscere nuove culture.