Mario Cucinella e il progetto di una scuola ecologica a Gaza

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Il progetto consiste nella costruzione di un edificio scolastico autosufficiente a Gaza che produce l’energia di cui ha bisogno grazie all’utilizzo di fonti rinnovabili quali l’energia solare e geotermica. Esso prevede l’utilizzo di materiali disponibili in loco per limitare i costi di costruzione e semplificare le operazioni di cantiere. Si chiama “Kuwait School” è firmato dall’architetto Mario Cucinella e il cantiere sarà inaugurato nel 2012.

IL PROGETTO DELLA SCUOLA ECOLOGICA DI GAZA

Il progetto prevede una fondazione a platea in cemento armato, capace di ridurre le oscillazioni termiche negli ambienti, grazie ad uno strato d’aria, posto al di sotto della platea, che ospita le tubazioni dell’impianto geotermico e dei serbatoi per la raccolta delle acque meteoriche. Queste ultime insieme alle acque grigie e nere vengono fitodepurate per essere riutilizzate per le pulizie, i sevizi igienici e l’irrigazione.

I pilastri sono costituiti da un doppio anello in cemento armato di diametro esterno di 2,22 mt e 1,5 mt. Nell’intercapedine tra gli anelli sono inserite barre filettate per il getto del cemento che lega i pilastri alla platea. Una parte dei pilastri vengono riempiti con terreno di risulta degli scavi, riducendo i costi di smaltimento, e gli altri fungono da canale di ventilazione naturale.

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La copertura dell’edificio è progettata come una doppia lamiera con cavità areata e moduli fotovoltaici amorfi integrati, per consentire l’ingresso della luce naturale. La forma e la pendenza della copertura permettono di favorire la stratificazione e la circolazione dell’aria.

I FINANZIAMENTI

Il progetto è il risultato della collaborazione tra l’UNRWA, ossia, The United Nations Relief and Works Agency for PalestineRefugees in the Near East, l’agenzia delle Nazioni Unite per il soccorso e l’occupazione dei profughi palestinesi nel vicino Oriente ed è finanziato dalla Islamic Development Bank.

Francesca Parisi

Francesca Parisi Architetto

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