Egitto: il Gate Residence ottiene la certificazione Leed Gold Plus

Lo studio parigino Vincent Callebaut Architectures non è certo nuovo a progetti pioneristici nel campo dell’architettura sostenibile, ma quello che hanno appena presentato alla Commissione per lo Sviluppo Urbano del Cairo, in Egitto, supera tutti i precedenti. Stiamo parlando del Gate Residence, un vasto complesso di edifici di 450.000 mq con certificazione Leed Gold Plus che all’alta efficienza energetica affianca politiche sociali di valore, candidandosi a sensibilizzare l’opinione pubblica di un paese che ha ancora ampi margini di miglioramento in quanto a sostenibilità.

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Concettualmente il progetto del Gate Residence verte su due corpi di fabbrica speculari, separati da un ampio percorso centrale distributivo, rivestiti da un’unica copertura organica, sinuosa, imperniata su nove scultorei camini solari. Al suo interno ci sono 4 piani di parcheggi interrati, 3 di gallerie commerciali e negozi (a partire dal piano terra) e 9 ulteriori livelli che integrano residenze e uffici per un totale di mille unità abitative. Infine, in copertura, trovano posto vasti giardini comuni dotati di impianti sportivi, piscine e aree gioco per bambini a completa disposizione dei residenti.

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A garantire la certificazione Leed Gold Plus del Gate Residence hanno concorso le migliori tecnologie green e interessanti accorgimenti progettuali. Anzitutto, la sottile membrana che riveste l’intero edificio è suddivisa in cellule fotovoltaiche che, oltre a garantire energia al complesso, regolano l’assorbimento solare controllando luce e temperatura dell’ambiente interno.

In copertura sono incorporati anche un impianto solare termico, progettato all’interno della struttura portante, moderni dispositivi di ventilazione naturale, collocati in corrispondenza di ciascun patio verde, ed un piccolo parco eolico strutturato in due file di turbine disposte parallelamente al percorso connettivo centrale.

Per migliorare il controllo della temperatura interna, minimizzare gli sprechi e favorire la gestione “passiva” del complesso, la superficie dei nove camini solari è interamente coperta da pareti verdi, mentre le pareti continue dell’asse centrale sono intervallate da puntuali piantumazioni che individuano le entrate principali di ogni blocco residenziale.

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Ben al di sotto della superficie dell’ultimo solaio del parcheggio si trovano le sonde dell’impianto geotermico, grazie al quale riscaldamento e raffrescamento degli ambienti interni vengono gestiti con il minor impatto ambientale possibile.

Infine, all’interno di ogni singolo appartamento, è installato un impianto domotico dal quale dipende la vita dell’intera unità abitativa, dall’utilizzo degli apparati elettronici alla regolazione della temperatura e del grado di umidità.

Durante la fase di cantiere, che dovrebbe aprirsi nel marzo del 2015 e terminare nel 2019, Vincent Callebaut Architectures sarà affiancato dal local partner K&A Design. La spesa si prevede ingente, nell’ordine dei 4,5 miliardi di sterline egiziane, ma ampiamente giustificata dal valore educativo e di sensibilizzazione che il Gate Residence si prefigge di portare avanti nei confronti di un’intera nazione.

Marco Dalmonte

Marco Dalmonte Architetto

Di origini romagnole, vive e lavora a Milano, anche se ogni scusa è buona per trascorrere qualche giorno in giro per il mondo. Quando viaggia legge, quando legge viaggia, quando non fa nessuna di queste cose ama parlare di architettura agli aperitivi con gli amici.