Un ecosistema all’interno del Koi Café ad Hanoi

L'ecosistema nel Koi Café ad Hanoi

Il Koi Cafè di Hanoi rende omaggio ad un'antica leggenda che ha come protagonista una carpa per realizzare un ecosistema perfettamente in equilibrio in cui coesistono acqua, pesci e coltivazioni con il sistema dell'acquaponica.

Un’antica leggenda cinese narra di una carpa che riuscì a risalire una cascata del Fiume Giallo, detta Porta del Drago, affrontando faticosi ostacoli e disavventure. Gli dei, per premiare tanto coraggio e determinazione, la trasformarono in un drago con il dono dell’immortalità. La carpa divenne così simbolo di perseveranza e tenacia, tra i più importanti della cultura orientale. Ed è da questa leggenda che trae ispirazione il progetto del Koi Café & Spa ad Hanoi, capitale del Vietnam, ad opera della creatività e dell’ingegno degli architetti di Farming Studio, conosciuti sul web anche come Farming Architects.

Il Koi Café & Spa consiste principalmente nella realizzazione di un ecosistema in cui una cascata, incontrando dapprima una vasca intermedia, cade fino ad un laghetto che ospita al suo interno carpe dalle luminose sfumature bianche e rosse, generando un insieme di grande impatto visivo ed emotivo.

La cascata che alimenta l'ecosistema del Koi Cafè

L'acquaponica al Koi Café & Spa ad Hanoi

Al Koi Café & Spa – il termine koi, diminutivo di nishikigoi, è un termine di origine giapponese che significa per l’appunto carpa – si ritrova un vero e proprio esempio di agricoltura acquaponica, vale a dire acquacoltura e coltivazione idroponica che funzionano insieme in perfetta simbiosi. L’acquacoltura è l’attività con la quale l’uomo gestisce e controlla la produzione di pesci o altri organismi marini, l'idroponica è invece una tecnica di coltivazione fuori suolo attraverso l’utilizzo di argilla espansa, lana di roccia, fibra di cocco e altri materiali a sostituzione del terriccio tradizionale.

Il metodo di coltivazione acquaponica nell'edificio del Koi Cafè

La coltivazione acquaponica rappresenta il fulcro dell’intera opera. L’impianto funziona in modo che l’acqua della vasca che ospita le carpe venga pompata e condotta laddove è presente la vegetazione. Le deiezioni prodotte dai pesci fungono da fertilizzante naturale per la crescita delle piante. Queste, nutrendosi di tali sostanze di scarto, depurano l’acqua che sotto forma di cascata raggiunge nuovamente il laghetto chiudendo il ciclo biologico.

Trattandosi di coltivazione fuori terra, l’utilizzo di prodotti chimici antiparassitari è notevolmente ridotto e non sono necessari diserbanti: l’inquinamento generato dal sistema risulta quindi irrisorio e diversi sono i vantaggi economici. Le carpe, in questo caso, non rappresentano solo un ornamento, come accade nella maggior parte delle vasche di giardini pubblici e privati, ma diventano il motore di un meccanismo innovativo ed ecosostenibile.

La struttura e la vegetazione del Koi Café & Spa

Il tema della cascata viene ripreso dalla struttura stessa del Koi Café, costituita da un telaio in acciaio che si innesta a gradoni su un edificio esistente, e dalla disposizione della vegetazione, che scende verso il basso seguendo l’andamento dei livelli di piano. Il glicine, rampicante dalla splendida fioritura, spezza il manto verde con il suo colore violaceo. Nel punto più in alto sono stati inoltre sistemati dei pannelli solari per la produzione di energia.

Tra le piante coltivate ci sono anche verdure e ortaggi per la preparazione dei piatti serviti all’interno del locale, aspetto che rimarca la volontà di sostenersi in modo autonomo e di promuovere uno stile di vita salutista basato sulla consumazione di cibo sempre fresco variabile a seconda delle stagioni.

Struttura dell'edificio del Koi Cafè ad Hanoi

I materiali 

Il Koi Café & Spa progettato da Farming Studio si rivela sostenibile anche nella scelta dei materiali: la maggior parte dell’arredo presente è stato realizzato con legno ottenuto da pallet riciclati facilmente reperibili sul luogo. Lo stesso legno è utilizzato per il soffitto, dove un interessante gioco di pieni e vuoti contribuisce, insieme a piccoli punti luce, a creare un ambiente soffuso e accogliente. Il bancone, le sedute, le aree relax da dedicare alla lettura, le stanze attrezzate per il benessere – massaggi e altri trattamenti di matrice orientale - si integrano perfettamente con l’acqua e con il verde, restituendo al pubblico uno spazio che appare come un’oasi di pace in contrasto al caos e al traffico di Hanoi.

Sia la facciata esterna traforata sia la parete sul fondo del Koi Café sono state costruite mediante l’utilizzo di elementi curvilinei in laterizio - tipo coppi - assemblati in modo tale da sembrare squame e richiamare così il tema dei pesci.

Il Koi Cafè e gli interni in pallet riciclati

Esempio di tavolo in pallet riciclato nel Koi Cafè di Hanoi

Ingresso al Koi cafè con facciata in laterizi

Dettaglio degli elementi in laterizi del Koi Cafè

Il progetto, con l'impiego di legno riciclato, laterizio, il sistema acquaponico ecosostenibile, dimostra che, anche con poche e umili risorse e con un dispendio di energia contenuto, si possono pensare e realizzare architetture di grande valore funzionale ed estetico.

Rita Maggi

Rita Maggi Architetto

Fortemente attratta dal settore della bioedilizia, ritiene che l’architettura non debba essere solo un riparo, ma uno spazio di benessere psicofisico. Dinamica ed estroversa, ama seguire la moda, visitare mostre d’arte e viaggiare. Parigi è la sua città del cuore.