L’Architettura e l’acqua

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Il legame tra architettura e acqua è di antica memoria, soprattutto se guardiamo all’area mediterranea, se solo pensiamo ai grandi acquedotti, alle terme e alle cisterne romane o ai giardini, alle fontane e alle corti di tradizione araba. E se l’acqua era parte integrante dell’architettura della Fallingwater di Frank Lloyd Wright, oggi la bioarchitettura, soprattutto nei paesi secchi e desertici, pone tra i suoi obiettivi principali laraccolta delle acque piovane, il trattamento e il riciclo delle reflue, la riduzione del consumo dell’acqua ed il suo sfruttamento come sistema di climatizzazione e di raffrescamento naturali. L’acqua non è più considerata una risorsa illimitata e rinnovabile e del resto è noto a tutti che quella dolce rappresenta appena il 3% dell’acqua terrestre. Molti sono gli esempi di edifici contemporanei che fanno di questo elemento primario il fondamento della propria architettura.

LOTT CLEAN WATER ALLIANCE
Il LOTT Clean Water Alliance ad Olympia, Washington, dell’arch. arch. Miller Hull, è addirittura un’architettura per l’acqua, essendo una struttura per la depurazione dei reflui. L’edificio, che ha ricevuto la certificazione LEED Platinum, comprende anche il “Centro WET” (Water Educational and Technology Center), una galleria espositiva ed un’aula. L’acqua depurata è immessa nell’impianto idraulico dell’edificio, alimenta il laghetto che circonda il centro e viene utilizzata per irrigare i terreni e il tetto verde dell’edificio. Molti sono gli elementi sostenibili del progetto, incluso il riutilizzo dei legnami ricavati dalla demolizione di un magazzino nei pressi del sito. La luce naturale negli uffici riduce o elimina la necessità di illuminazione artificiale durante la maggior parte della giornata e, mantenendo sotto controllo il guadagno solare attraverso delle feritoie meccanizzate sui lati sud ed ovest, si ottiene una notevole riduzione dell’apporto di aria condizionata in estate. Il metano generato dal processo di rifiuti dell’impianto di trattamento viene addirittura utilizzato in un impianto di cogenerazione per fornire elettricità e calore, col risultato di aver già ridotto le emissioni di CO2 del 35% ed il consumo di energia della struttura del 42%.

VANCOUVER CONVENTION CENTRE WEST
Un interessante esempio di architettura sull’acqua è il Vancouver Convention Centre West, il primo edificio per congressi ad aver ottenuto la certificazione LEED platinum, con i suoi quasi 500.000 metri quadri di spazio per congressi, aree commerciali, spazi espositivi, posti auto, percorsi e piazze, oltre a specchi d’acqua per ben otto ettari e l’intera superficie del tetto sistemata a verde con 400.000 piante autoctone e 240.000 api. La struttura è rivestita di vetro strutturale, ma, grazie ad un sistema di ombreggianti motorizzati e pensiline fortemente aggettanti, il guadagno solare può essere tenuto sotto controllo durante le stagioni più calde e pienamente sfruttato nei periodi invernali. Lo stesso apporto solare è utilizzato in aiuto all’impianto radiante a pavimento, mentre pompe di calore ad acqua ad alta efficienza climatizzano le sale espositive e quelle per riunioni, tanto da stimare una riduzione dei consumi elettrici del 50% rispetto ai quelli del Vancouver Convention Centre Est. Tutta l’acqua utilizzata nell’edificio viene poi trattata e riutilizzata per l’irrigazione; quest’accortezza, assieme ad opportuni apparecchi di portata e riduttori di flusso, ha permesso di diminuire del 73% il consumo d’acqua potabile.

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Monica Tredici

Monica Tredici Architetto

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