L’albero centenario con l’asilo intorno: Fuji Kindergarten

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Portare la natura all’interno dell’edificio: il Fuji Kindergarten realizza pienamente questa esigenza dell’architettura giapponese. L’albero, un centenario Zelkova, è lasciato libero di crescere e svilupparsi come nucleo dell’asilo, ed i bambini, che crescono anch’essi con la pianta, possono anche arrampicarsi e giocare tra i suoi rami durante l’intervallo. Progettato da TezukaArchitects nella città di Tachikawa in Giappone, il progetto esplicita l’azionedi accoglienza, verso la natura oltre che verso l’uomo.

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Con una forma a spirale che si snoda intorno all’albero, originando grandi spazi sia per gli interni che per gli esterni, l’asilo coniuga esigenze formali a quelle funzionali, riorganizzando intorno al tema della natura le esigenze di qualità dell’aria, architettura, illuminazione naturale e botanica. Da ognuna delle aule si gode di una splendida vista, in particolare volgendo lo sguardo verso l’alto.

L’enorme quantità di luce naturale che investe il Fuji Kindergarten, la spazialità generata ed il design divertente della struttura incoraggiano i bambini a sentirsi liberi ed a crescere esprimendosi spontaneamente, avendo il cielo come soffitto.

Il vicepreside della scuola, il signor Kato, aveva chiesto “delle classi senza mobili”, ed è proprio questa sua richiesta che ha ispirato i coniugi architetti Takaharu e Yui Tezuka: questo progetto è un ottimo modo per rendere omaggio ad un albero Zelkova sopravvissuto ad un terribile tifone cinquant’anni fa.

L’asilo, concepito come un unico villaggio, ha forma ovale, un’aureola con un perimetro esterno di 183 m e una circonferenza interna di 108 m, ed è stato progettato per ospitare 500 bambini.
La forma accentrante non ha valore solo estetico, ma anche simbolico e pratico: il cortile centrale diviene luogo d’incontro per i vari gruppi della scuola materna, concretizzando un modo di stare insieme armonico e condiviso, strutturato già in fase di progetto.

Realizzato a scala di bambino ed in linea con i principi Montessori, l’edificio racchiude in un unico elemento il piano terra ed il tetto, invogliando i bambini ad esplorare lo spazio interno e quello esterno senza limiti e senza inibizioni.

Per favorire la rimozione di strutture gerarchiche e invogliare la partecipazione di tutti, l’ambiente interno dell’edificio è del tutto privo di mura. Lo spazio interno è articolato e diviso grazie ai mobili, che possono essere facilmente spostati per riconfigurare l’ambiente, e riorganizzatiper ospitaregruppi di dimensionidiversee differenti attività.

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La decisione di utilizzare lampadine a vista è nata dall’esigenza concreta di mostrare ai bambini come viene prodotta la luce attraverso la corrente elettrica: sono mostrati i fili collegati ad ogni lampada, utilizzate per accendere e spegnere, viene immediatamente mostrato il rapporto tra causa ed effetto.

Ciascuna aula del Fuji Kindergartenha dei singoli lucernari, che consentono alla l’illuminazione naturale degli spazi, e per ciascuna apertura è stata collocata una scaletta di corda, utilizzata dagli alunni per accedere al tetto.

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La copertura è attraversata da tre alberi di Zelkova, con altezza di circa 25 m, collocati lì per un triplice scopo: insegnare il rispetto della natura; fornire ancora un’altra opzione per la risalita della struttura; ed eliminare le barriere psicologiche tra dentro e fuori.

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La chioma degli alberi, inoltre, sporgeattraverso il tettoin modo da formareuna sorta di baldacchinoverde chefornisce ombradi benvenutoper una parte dellacopertura del tettoin estate.

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Le barriere, fisicamente, sono costituite da pannelli di vetro che corrono lungo il perimetro interno ed esterno dell’asilo. Perla maggior parte dell’anno, igrandi schermi scorrevoli che formano la parete interna dell’edificiosono spinti indietro, aprendogli spazi internialcortile riparatoal centro dellascuola, facilitando ancora il passaggio tra interno ed esterno dell’edificio. In inverno, quando gli schermia pareti scorrevolirimangono chiusi, le aule sono tenutecalde attraverso unsistema diriscaldamento radiante a pavimento.

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“Ci piacerebbe realizzare una scuola materna per 500 bambini”: solo queste indicazioni erano state fornite dai clienti ai progettisti. Gli architetti Tezuka riferiscono: “Siamo stati determinati nel voler condurre il giardino esterno anche all’interno dell’edificio, attraverso i tre alberi di Zelkova, nei limiti del possibile; ed abbiamo voluto creare un edificio con spazi fluidi e continui, aperti verso l’interno grazie alla pianta circolare”.

  • crediti fotografie © Tezuka Architects e Katsuhisa Kida
Ivana Fasciano

Ivana Fasciano Architetto e Designer

Inventiva a 360°, trova nell’architettura la valvola di sfogo per il suo estro creativo. Adora progettare ville immerse nel verde. L’arte, la musica ed i viaggi le danno la carica per imbattersi ogni giorno in una nuova avventura.