Torre Isozaki, o “il Dritto”: aperto il cantiere del grattacielo più alto d’Italia

Torre-isozaki-c

CityLife è il progetto di riqualificazione del polo fieristico di Milano Rho assegnato in seguito ad una gara internazionale nel 2004 al consorzio omonimo costituito Generali Properties S.p.A., Gruppo Allianz e Immobiliare Milano Assicurazioni S.p.A. L’intervento vede grandi e noti architetti come Zaha Hadid, Daniel Libeskind e Arata Isozaki e Andrea Maffei Associati, partecipare alla trasformazione di questo pezzo di Milano. E’ di Isozaki e Maffei il cantiere, appena aperto, della Torre Isozaki, il più alto grattacielo di Italia, denominata “il Dritto”.

La Torre Isozaki ha un’altezza di 202 metri con 50 piani di cui 46 sono a destinazione dirigenziale, essa può ospitare fino a 3.800 persone su circa 53.000 metri quadri di superficie lorda. Il progetto aspira all’estrema verticalità e ad una forte spinta verso l’alto scegliendo di utilizzare un modulo ripetibile teoricamente all’infinito sovrapponendolo. Sei piani per uffici compongono il modulo con una pianta di forma allungata, pari a 21x58 metri, al fine di snellire la forma e accentuarne la verticalità.

Il modulo presenta una facciata costituita da una doppia pelle di vetro con un leggera curvatura verso l’esterno atta a darne nella visione di insieme dell’edificio una sensazione di vibrazione della facciata mentre la si guarda verso l’alto. La struttura è costituita da “quattro puntoni” che riducono l’ingombro delle parti portanti che enfatizzano il concetto di edificio–macchina insieme ai blocchi ascensori visibili sui due lati corti del grattacielo.

Torre-isozaki-e

La torre è connessa direttamente con la Piazza Centrale CityLife e con la Metro e i parcheggi dislocati ai piani sottostanti.
La Torre Isozaki ha conseguito la pre–certificazione LEED con obiettivo GOLD.

Da qualche giorno i cantieri per la Torre Isozaki sono stati aperti. Il lavoro prevede grande accuratezza nelle fasi di esecuzione. Saranno elevate prima le strutture e poi a seguire assemblate le facciate man mano che le impalcature verranno liberate. La prima fase ha previsto la realizzazione dei 62 pali in cemento armato di sottofondazione di 30 metri, la platea di 63x27 metri e 570 mq di pannelli termoisolanti. Solo la platea con le sue barre in acciaio è circa 1.200 tonnellate.

Francesca Parisi

Francesca Parisi Architetto

-