Social housing sostenibile nella provincia di Napoli. Un nuovo modo di abitare

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A Marano di Napoli si sperimenta un modo nuovo di abitare il territorio con il nuovo progetto di social housing sostenibile. Sarà realizzato uno spazio collettivo autosufficiente dove sia la qualità dell’architettura che quella degli spazi aperti, parteciperanno al processo evolutivo di una città che allo stato attuale si presenta disarticolata e soprattutto degradata. Tale intervento è diviso in quota parte da fondi pubblici e privati. La gestione di servizi

all’interno del nuovo quartiere, rende l’intervento autosufficiente in termini economici.

IL TERRITORIO
La città di Marano di Napoli negli ultimi decenni ha avuto una forte crescita demografica, portando come conseguenza un’espansione molto disordinata. Con il nuovo quartiere sostenibile, la città tenta di alleggerire il tessuto urbano storico, ormai saturo e di dotarsi di servizi necessari, con l’intento di migliorare la vita associata.

IL PROGETTO
Il progetto di social housing prevede residenze per le fasce deboli dividendole in tipologie: famiglie aperte, ossia famiglie che accolgono temporaneamente bambini o adulti in difficoltà, famiglie numerose, alloggio studio, per anziani e single. Al piano terra sono inseriti una serie di servizi annessi al social housing. È prevista la realizzazione di un centro sociale polifunzionale per anziani, una scuola materna, asilo nido e una nuova viabilità costituita da percorsi pedonali e ciclabili.

L’intervento prevede la costruzione di quattro edifici disposti secondo un asse nord–sud, dove ognuno nel rispetto delle norme vigenti e dei criteri di sostenibilità prevede la rotazione di circa 10 gradi al fine di sfruttare al massimo le risorse naturali.

La costruzione del quartiere avviene tramite il riutilizzo del materiale tufaceo di scavo, dando origine ad un cantiere ecologico. Il materiale è utilizzato anche negli androni, divenendo elemento caratterizzante dell’intero intervento. Tutte le coperture sono attrezzate a tetto giardino per ripristinare la tradizione locale legata all’uso dei ballatoi e degli orti annessi alle residenze.

LA QUALITA’ DELL’INTERVENTO
Il progetto prevede un sistema di raccolta delle acque meteoriche che può essere utilizzata per gli usi domestici e l’irrigazione del verde pubblico che rappresenta il 25% della superficie totale. Per quanto riguarda gli edifici, sul lato sud sono disposte delle logge dotate di sistemi lamellari di chiusura scorrevoli che consentono di accumulare calore durante l’inverno e di oscurare durante le ore di sole estivo, mentre al lato nord sono tinteggiati con pitture scure per trattenere il calore. L’isolamento termico è ottenuto con l’impiego di sughero e materiali a base di fibra di legno. Sulle coperture dei quattro edifici sono collocati impianti fotovoltaici per la produzione di energia elettrica che serve all’intero quartiere.

Nell’angolo nord–est dell’insediamento è previsto la realizzazione di un boschetto con uno specchio d’acqua permettendo la creazione di un micro clima che migliora la vivibilità dell’area. Il progetto prevede anche l’inserimento all’interno del quartiere di un impianto di compostaggio dei rifiuti, stimando un risparmio fino a 120 kg di rifiuti domestici all’anno a persona, pari a circa 400 kg di rifiuti l’anno a famiglia che verranno smaltiti in loco. Il composto che ne deriva sarà utilizzato per la manutenzione del verde di quartiere.

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Per la gestione del progetto è prevista la collaborazione tra pubblico e privato. Alla parte privata è data in gestione una parte di servizi come le scuole primarie previste, senza ulteriori costi per l’Amministrazione Comunale.

Fonte | documenti progettuali forniti dal Comune di Marano di Napoli.










Francesca Parisi

Francesca Parisi Architetto

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