Il ristorante che serve in tavola prodotti biologici a “metro zero”

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Materie prime a “metro zero” sulla tavola di un ristorante dotato di un rigoglioso orto: finora li avevamo visti solo ad Amsterdam nel 2001 con la riqualificazione di una serra in vetro del 1921 e a Manhattan al sesto piano di un grattacielo munito di un sistema di piante verticali capaci di offrire prodotti biologici freschi per 10 mesi all’anno. Ma l’orto in città arriva anche in Italia attraverso accordi tra ristoratori e coltivatori diretti. A Milano, grazie alla cucina dello chef Alice Delcourt, apre il suggestivo ristorante Erba Brusca situato sull’Alzaia Naviglio Pavese.

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Il ristorante, precedentemente una tipica casa di ringhiera alla periferia della città, è stato originalmente ristrutturato dal giovane team di architetti dello Rga Studio che hanno riprogettato 180 mq di locale e 100 mq di orto e giardino, donando all’insieme un’atmosfera d’altri tempi seppur in chiave moderna.

Il locale a “metro zero” presenta due sale interne dalle linee sobrie ma accoglienti. Nella sala più grande, per esporre le numerose bottiglie di vini locali, è stato utilizzato uno scaffale in larice composto da una serie di ripiani che imitano l’accatastamento di cassette per la frutta, il bancone e la boiserie, invece, sono rivestiti in ferro zincato e le luci, infine, sono state realizzate con cavi colorati disposte su carrucole e damigiane dismesse.
Gli arredi sono principalmente in legno, lasciando intatto il suo colore naturale con qualche accenno al rosso su alcune sedie, sulle gambe dei tavoli e sulle linee degli infissi.

Oltre all’orto dove sono coltivati prodotti biologici, l’esterno presenta due verande. La più piccola è ombreggiata da alte piante di bambù , mentre quella più grande, sotto un pergolato in legno naturale, si affaccia direttamente sull’orto. La zona relax si adagia direttamente sulle sponde del fiume. Oltre ad piccolo parco giochi nel giardino, i bambini vengono intrattenuti da tate professioniste che li accompagnano nell’orto per piccole “lezioni” sulle diverse specie di piante coltivate o di alberi da frutta. Alla fine a ciascun bambino viene regalata una piantina da coltivare a casa.

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Oltre al concetto di “orto con cucina”, per avere direttamente in tavola garanzia su prodotti biologici a chilometro zero, il ristorante mette a disposizione dei suoi clienti delle biciclette per escursioni e passeggiate lungo il fiume.

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L’idea di coltivare prodotti e portarli direttamente in tavola consente sicuramente lo sviluppo dell’economia locale ed affascina anche per la possibilità di distaccarsi dal caos milanese e rilassarsi nella natura, in un ambiente familiare e senza l’obbligo di allontanarsi dalla città, ma basta semplicemente raggiungere la periferia (magari lasciando l’auto a casa), per ritrovare la quiete e la genuinità che può offrire un agriturismo di campagna.

Francesca Pedico

Francesca Pedico Ingegnere edile-architetto

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