Il nuovo spettacolare Rifugio Goûter sul Monte Bianco

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A 3.835 metri, a quattro ore di cammino dalla Cima del Monte Bianco per la via normale, il 30 agosto aprirà le sue porte il nuovo rifugio Goûter, con un’inaugurazione ufficiale che si terrà il sette e l’otto settembre. La storia di questo rifugio ebbe inizio nel lontano 1906 con una piccola costruzione dotata di soli sette posti letto. Bisognerà attendere fino al 1962 per vedere realizzato dal Club Alpino Francese un secondo rifugio tuttoraesistente a 200 metri di distanza dal nuovo, che sarà smantellato nel 2013.

La nuova struttura di metallo e legno, sospesa in parte sopra un salto vertiginoso di 1.500 metri, è stata progettata secondo principi ecosostenibili e di basso impatto ambientale dall’architetto ginevrino Hervé Dessimoz dello studio Groupe–H che afferma: «La sfida era costruire un edificio che offrisse sicurezza e comfort in condizioni estreme e dare una risposta estetica a difficoltà tecniche eccezionali. Il rifugio è posto di fronte al vento dominante che arriva da Ovest. La forma curvata consentirà alle raffiche di vento di scivolare sui fianchi per spingere la neve dietro all’edificio, nel bacino che serve per fabbricare l’acqua».

Un video della costruzione del rifugio

L’involucro esterno è costituito da pannelli in inox, capaci di resistere a venti di 240 km orari e alle forti escursioni termiche, sopra i quali sono montati pannelli fotovoltaici e solari che producono il 20% del fabbisogno di energia elettrica e l’80% di quella termica tramite un impianto a biomassa. Un sistema combinato consente di recuperare al 100% le acque reflue. La struttura interna è realizzata secondo i principi costruttivi delle case passive, con pannelli isolanti di fibra di legno riciclato, fatti arrivare dal vicino comune di Saint Gervais per ridurre l’impatto ambientale.

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L’obiettivo era di rendere il rifugio quanto più possibile autosufficiente (si pensi al vecchio rifugio che consumava una tonnellata di carbone l’anno), ad eccezione del gas necessario per la cottura degli alimenti, che continuerà a essere trasportato da valle.

Questi i numeri: 2 anni di lavoro, 100 posti letto che diventeranno 120 nel 2013, 6,5 milioni di euro spesi per la sua realizzazione finanziati dallo Stato francese, dai fondi dell’Unione Europea, dalla regione Rhone–Alpes e dal comune di Saint Gervais.

Con questo progetto continua inarrestabile la tendenza a realizzare una nuova architettura d’alta quota, con nuovi canoni, nuove forme, nuove tecnologie al passo coi tempi; l’abbiamo visto nel nuovo rifugio Gonella al Monte Bianco, nella Monterosa Monterosa Hütte, nel Bivacco Gervasutti, strutture avveniristiche che hanno suscitato apprezzamenti e critiche.

Coloro che vorranno soggiornare in questa nuova meraviglia dell’architettura e della tecnologia potranno prenotare solo su internet, attraverso il sito dedicato, e se consideriamo che ogni anno circa 20 mila alpinisti tentano l’ascesa al Monte Bianco, è lecito pensare che la lista d’attesa sarà molto lunga.









Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.