Klimahouse 2012. Il resoconto della fiera

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La fiera italiana dell’edilizia sostenibileKlimahouse 2012 si è svolta a fine gennaio a Bolzano e ha confermato un interesse crescente da parte degli attori principali del settore edilizio. In fiera si parla in italiano e tedesco e i cataloghi offerti spesso sono in doppia lingua. Siamo alla settima edizione del Klimahouse e si nota la crescita anche organizzativa di tutto l’evento: non troviamo solo esposizione di prodotti e conferenze ma anche diverse visite guidate in cui il fruitore riceve interessanti informazioni sulla gestione impiantistica di edifici realizzati in conformità con il protocollo Casaclima.

Tra gli stand troviamo molteplici soluzioni impiantistiche che utilizzano sia le fonti gratuite (sole, terra, aria) che le fonti naturali rinnovabili ( biomasse ), troviamo numerosissime tipologie costruttive che forniscono ai progettisti e ai committenti un’ampia gamma di possibilità realizzative; tra l’altro sono diversi gli espositori che propongono progetti e realizzazioni di edifici personalizzabili chiavi in mano.

C’è un aspetto legato all’economia locale nella fiera Klimahouse: molte soluzioni costruttive sono pensate per le necessità e le materie prime del territorio altoatesino; per questo motivo un occhio non attento potrebbe non cogliere certe soluzioni innovative e ritenerle non proponibili su scala nazionale; la quasi totalità dei marchi presenti comunque si rivolge ad un mercato nazionale in espansione.

La sostenibilità edilizia esposta anche quest’anno non si orienta verso un tecnologia particolare o ad un materiale particolare ma ad un obiettivo comune. L’obiettivo fondamentale e primario è la riduzione del fabbisogno energetico degli edifici e la produzione di energia che necessita l’immobile deve avvenire attraverso fonti rinnovabili.

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L’evento fieristico nasce nella regione che per motivi climatici soffre maggiormente il clima soprattutto in inverno ma in parte anche in estate. La regione altoatesina nonostante la sua sfavorevole condizione climatica ha il 56% del suo fabbisogno energetico coperto dalle fonti rinnovabili e si è posta l’obiettivo futuro di arrivare al 100%.

In fiera si nota che l’elemento costruttivo maggiormente evoluto è la finestra. E’ l’elemento vetrato quello che disperde maggiormente il calore interno e di tutti gli elementi costruttivi è quello che di più ha raggiunto alti risultati di efficienza e di complessità. Ormai in commercio il doppio vetro lo troviamo ovunque, qui in fiera vengono proposte molte finestre composte da tripli vetri per raggiungere una trasmittanza termica bassa. Il grosso passo in avanti si è fatto proponendo prodotti composti per migliorare le proprietà meccaniche e termiche del controtelaio, che finora è stato sempre l’anello debole del “sistema finestra”. Anche i serramentisti possono ricevere le informazioni per la corretta posa del controtelaio, non ci sono più scuse per non realizzare tutto a regola d’arte.

Per altri elementi costruttivi forse non si arriverà mai a questo livello di complessità per legittime motivazioni industriali, per quanto riguarda le proposte per i pacchetti murari la sfida è sempre la stessa: raggiungere una trasmittanza termica bassa con spessori murari non eccessivi e possibilmente utilizzare materiali naturali. A questo proposito si cresce decisamente sul fronte della qualità del sistema perimetrale di rivestimento a cappotto: le aziende produttrici stanno risolvendo alcuni difetti ormai noti come il distacco, il rigonfiamento e le muffe, per rendere affidabile questo prezioso elemento di protezione termica.











Stefano Liberati

Stefano Liberati Architetto

Nasce a Roma dove vive da sempre. Ricorda gli anni universitari come i più stimolanti della propria vita. Crede che viaggiare sia estremamente importante per diventare un buon architetto. Ascolta musica mentre progetta al computer e trascorre il tempo libero con le persone che ama. Sposato da poco è in attesa che la famiglia si “allarghi”.