La prima casa passiva in canapa e calce in Italia

Mattoni di canapa per la prima casa passiva in canapa e calce in Italia

A Cascina, in località San Prospero, provincia di Pisa, si sta realizzando la prima casa passiva in canapa e calce che garantirà il massimo risparmio energetico, tanto da evitare l’installazione degli impianti di riscaldamento e condizionamento. È l’inizio di un allontanamento dalle fonti non rinnovabili? Ce lo auguriamo.

RISTRUTTURARE I TRULLI PUGLIESI CON LA CANAPA

Come procede il cantiere della casa passiva

Intanto il cantiere della casa passiva procede con la costruzione di una villetta a due piani e l’uso prevalente di un biocomposto in canapa e calce. Con questo tipo di materiale, naturale e traspirante, si possono creare abitazioni ottimamente isolate dal punto di vista termico e acustico, ambienti salubri e il massimo comfort abitativo, oltre a un eccellente risparmio energetico e un ridottissimo impatto ambientale.

Biocomposto di canapa e calce per la realizzazione di una casa passiva

Qualità della canapa in edilizia

È rilevante sottolineare che la pianta della canapa ha indubbie qualità ecosostenibili: della pianta non si spreca nulla, ha un ciclo di crescita molto rapido (fino a sei metri di altezza in quattro mesi) e sottrae una grande quantità di anidride carbonica dall’ambiente, in misura maggiore di quella immessa in atmosfera per la produzione del biocomposto, che si aggira intorno ai 60 kg per metro cubo.

Per questi motivi si spera di assistere a una riscoperta della coltivazione della canapa che ha purtroppo attraversato, negli scorsi decenni, un periodo di proibizionismo ma che ora potrebbe portare a una rivoluzione nell’edilizia green, nel settore tessile, alimentare e nella produzione di carta sostenibile.

Fasi di realizzazione della casa passiva in canapa e calce

Caratteristiche della villetta

La struttura portante della villetta è in legno FSC, mentre i muri di tamponamento, dello spessore di 36 cm, sono composti dal nuovo materiale in canapa e calce, spruzzato in un’unica posa su lastre in fibrogesso e utilizzato anche per isolare termicamente la copertura, garantendo la massima traspirabilità. All’esterno, la finitura sarà realizzata con un intonaco di bio-calce naturale, con spessore di 1,5 cm e uno speciale trattamento idrorepellente.

In questa casa passiva, progettata dallo Studio Architetti Associati quiquoqua, dato l’elevato livello di isolamento termico invernale ed estivo prodotto da questo nuovo materiale, non sarà necessario installare un impianto di riscaldamento o condizionamento ma verrà solo inserito un impianto di ventilazione meccanizzata con recupero di calore pari al 98%.

Per le sue caratteristiche di comfort abitativo, per gli elevati standard di sostenibilità e per le eccellenti prestazioni energetiche, la casa passiva di Cascina potrebbe ottenere la più alta certificazione energetica CasaClima, CasaClima Gold Nature.

Noi facciamo il tifo.

Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.