Casa Ceschi: il legno per il restauro di un manufatto storico a Vicenza

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A fianco all’antica cinta muraria, percorrendo contrà Misericordia a Vicenza si arriva a casa Ceschi. Dalla stradina stretta, appare un fabbricato intonacato con copertura di coppi, dai serramenti minimalisti, a filo muro a piano terra e, più arretrati man mano che si sale. All’interno gli ambienti appaiono intimi ed asciutti, luminosi ed eleganti. L’intervento di restauro architettonico è a cura dello studio Traverso Vighy; reversibile e leggero grazie al legno, tiene conto delle preesistenze storiche, delle insufficienze strutturali dell’edificio e dei bisogni dei committenti.

Traverso–Vighy e l’ufficio sperimentale ad energia zero

Nella scatola muraria di casa Ceschi è inserito uno scheletro autoportante in legno in grado di ridurre le azioni sismiche sulla struttura esistente e di garantire il massimo sfruttamento dello spazio. L’originario involucro racchiude un nuovo edificio, sintesi di prestazioni energetiche ottimali (appartiene alla classe A) e di vocazioni identitarie della cultura locale di Vicenza.

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IL PROGETTO ARCHITETTONICO

L’intervento di restauro definisce due appartamenti: un monolocale al piano terra, ed un secondo organizzato sugli altri tre livelli. Attualmente il piano terra e l’interrato sono destinati a studio professionale. I progettisti analizzano approfonditamente l’irraggiamento solare, a causa della conformazione del fabbricato, irregolare e lunga. Il risultato è che la luce arriva a tutti i livelli, sbattendo sulle pareti irregolari di pietra e sulle venature del larice.

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Dal punto di vista strutturale, l’operazione consiste nello svuotamento totale dell’involucro originario, con l’inserimento di uno scheletro in legno lamellare, ed una necessaria riorganizzazione dello spazio funzionale. Lo scheletro ligneo sostituisce la struttura in cemento armato e solai in latero–cemento, realizzata nel dopoguerra.

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Gli elementi prefabbricati constano di portali sui 5 piani, con travi e pilastri di legno collegati da 16 diversi tipi di piastre metalliche, barre filettate e dadi ciechi. Tali connessioni permettono di unire le varie parti della struttura in legno e, la stessa, con la struttura muraria originale.

LA STORIA E LE TECNICHE TRADIZIONALI

Scavi nel seminterrato hanno portato alla luce porzioni delle mura antiche risalenti al XII sec, mentre la muratura in laterizio risale presumibilmente al settecento. Le pareti esistenti sono restaurate secondo tecniche tradizionali con leganti a base di calce e prodotti protettivi di cera d’api; i pavimenti sono in tavole di larice e la scala leggera presenta tutti gli elementi a vista.

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Uno speciale isolamento multistrato con pannelli isolanti sui mattoni esistenti e finitura con calce rasata, garantisce un ottimo controllo igrometrico.
I trattamenti superficiali e le rifiniture sono realizzate principalmente in legno di larice e mattoni di canapa, garantendo eccellenti prestazioni in termini di isolamento termico e acustico. La copertura è una soluzione rielaborata di tecniche costruttive tradizionali: tavelle in cotto 60x30x3,5 cm posate su un’orditura di acciaio e legno, con pannelli isolanti in canapa.

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ARTIGIANI DEL LEGNO

Il legno, materiale superiore alle mode e senza tempo, riveste un ruolo predominante in tutti gli interventi architettonici in cui si ricerca un accordo tra presente e passato.

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La ristrutturazione di casa Ceschi è stata possibile grazie al dialogo serrato tra professionalità locali e progettisti, tecniche innovative (a controllo numerico) e considerazioni tecniche, economiche ed energetiche. Con un approccio sostenibile e una forte razionalizzazione di tutte le fasi – di prefabbricazione, esecuzione e di montaggio – il fabbricato presenta una nuova ridistribuzione interna ed un ritrovato equilibrio strutturale ed estetico.

Elisa Stellacci

Elisa Stellacci Architetto

Di origine barese e studi ferraresi, si occupa di architettura e grafica a Berlino. Lavora in uno studio di paesaggio, adora le ombre, concertini indie-rock e illustrazioni per bimbi. Volubile e curiosa, si perde nei dettagli e divide non equamente il tempo tra lavoro, amici e passioni.