La Bachman Wilson House di Frank Lloyd Wright presto in Italia?

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Trasportare la Bachman Wilson House dal New Jersey in Italia, sulle colline di Fiesole, vicino Firenze: è il sogno dell’architetto Paolo Bulletti, che sta prendendo consistenza grazie alla proposta a lui rivolta dagli attuali proprietari, Lawrence e Sharon Tarantino, che hanno conosciuto Bulletti grazie alla mostra su Wright da lui organizzata in occasione del centenario della nascita dell’architetto americano, occasione positiva anche per mostrare il forte legame emotivo che questi aveva col territorio fiorentino.

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Progettata nel 1954 da Frank Lloyd Wright, la Bachman Wilson House, situata nel New Jersey, è stata commissionata da Abramo Wilson e la sua prima moglie, Gloria Bachman. Si tratta di un esempio di Wright stile usonian, che mira a produrre case a prezzi moderati.

L’abitazione cadde in rovina fino al 1988, anno in cui i coniugi Tarantino, entrambi architetti, l’hanno acquistata e ristrutturata: hanno effettuato interventi sul tetto per le infiltrazioni, problema comune con i tetti piani di Wright, e raschiato via uno spesso strato di vernice che era stato usato per coprire gli originali ed eleganti arredi e le finiture realizzate in mogano filippino.

Recentemente, la casa è stata minacciata dall’inondazione del vicino fiume Millstone; negli ultimi anni queste condizioni sono peggiorate, ed i coniugi Tarantino dichiarano di aver individuato lo spostamento dell’abitazione come unica soluzione possibile: varie sono le mete prese in considerazione, e tra queste le colline fiesolane.

Wright ha vissuto nella cittadina italiana nel 1910, dopo essere fuggito negli Stati Uniti con la sua amante, Mamah Borthwick Cheney, per evitare lo scandalo che circondava la loro relazione.

La casa, costruita con blocchi di cemento e finiture in mogano, è costituita da linee rette con andamento prevalentemente orizzontale, ed una delle pareti è interamente finestrata, con un contrasto netto tra la superficie trasparente e quella opaca del pavimento.

Se fosse riposizionata tra gli uliveti ed i tetti rossi di Fiesole, la costruzione potrebbe godere di un impatto visivo ed estetico notevole.

I Tarantino e Bulletti, incontratisi sulle colline fiorentine per discutere degli interessi comuni, arrivando a camminare fino alla casa in cui Wright trascorreva il suo tempo a Fiesole, hanno discusso di tutti i dettagli, definendo la necessità di includere nel trasferimento anche gli arredi, che costituiscono parte integrante dell’abitazione, come accade per tutte le opere di Wright.

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L’arch. Bulletti, professore nel Programma che ha sede a Castiglion Fiorentino della Texas A&M University’s College of Architecture, dichiara che l’ammontare dell’operazione di spedizione sarà di 1,5 milioni di euro, ed in ciò sono incluse lo smantellamento e l’invio in container al porto di Genova.

Non è possibile invece effettuare una stima del costo di ricostruzione, fino a quando non sarà esplicitato l’interesse di aziende locali che potrebbero essere attratte dalla voglia di sponsorizzare la ricomposizione.

Non è ancora stato individuato un sito per la ricostruzione, ma il signor Bulletti è molto fiducioso, dato l’interesse che i sindaci di Firenze e Fiesole hanno mostrato nei confronti dell’operazione, e dei numerosi uomini d’affari ed amanti dell’arte che vi si sono appassionati.

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Molto probabilmente l’abitazione non potrà essere utilizzata come tale in Italia, in quanto non risponde ai dettami delle normative vigenti in materia di pianificazione; potrebbe tuttavia essere disposta in un parco protetto o in un giardino ed essere considerata come un bene a sé stante, una sorta di scultura atta ad essere visitata ed ammirata presso le colline fiesolane.

“La villa – dopo essere sopravvissuta alla separazione dei coniugi e ad un continuo scambio di proprietari – è ora in pericolo”, ha scritto nel giugno scorso Fulvio Irace su Il Sole 24 Ore. “Se in tempi di crisi, siamo in grado di lanciare un’idea folle, perché non potrebbe un ente pubblico, come la Biennale di Venezia comprare la casa per ricostruirla come padiglione ai Giardini ”, con riferimento al parco dove si svolge la Biennale.

Ivana Fasciano

Ivana Fasciano Architetto e Designer

Inventiva a 360°, trova nell’architettura la valvola di sfogo per il suo estro creativo. Adora progettare ville immerse nel verde. L’arte, la musica ed i viaggi le danno la carica per imbattersi ogni giorno in una nuova avventura.