Autocostruzione, bioclimatica e ricerca architettonica: il Pensatoio di Scarlino

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Spesso si associa erroneamente il concetto di autocostruzione ad edifici eccessivamente semplificati e con un linguaggio talmente elementare da risultare anonimo; il Pensatoio di Scarlino vicino a Follonica, progettato e successivamente realizzato in prima persona dai membri dello studio nuvolaB insieme alla proprietaria, mostra come sia invece possibile coniugare questa pratica “diretta” alla ricerca architettonica.

L’abitazione, una residenza di vacanza di 72 mq, è collocata in un terreno agricolo coltivato a ulivi e sfrutta la forte pendenza per ridurre al minimo gli scavi e offrire, con pochi gesti, angoli di visuale sul paesaggio davvero interessanti.

L’orientamento a nord dell’area ha richiesto una progettazione molto attenta: la zona giorno, l’unica aperta sulla valle, è circondata da serramenti basso–emissivi, che garantiscono una sufficiente illuminazione interna nelle giornate invernali, rivestiti da frangisole in legno grezzo che creano interessanti giochi di luce all’interno.

Il volume che ospita le camere da letto è invece realizzato in cemento armato, sia perché richiesto dalle normative antisismiche, sia perché, potendo ricevere radiazione solare diretta da sud, funziona come elemento massivo e garantisce migliori condizioni di comfort climatico interno.

Due differenti coperture contribuisco al funzionamento energetico: un tetto ventilato a falde, in linea con la tradizione costruttiva locale, per la zona giorno e un tetto verde, a coronamento del volume in cemento armato, che aumenta l’isolamento termico e acustico, contribuisce alla depurazione dell’aria e regola il deflusso delle acque meteoriche.

Per ridurre il fabbisogno di energia dall’esterno è stato inserito nel progetto uno scambiatore interrato, un sistema di climatizzazione naturale che garantisce il raffrescamento interno estivo e preriscalda l’aria durante l’inverno. Il meccanismo sfrutta l’inerzia termica del terreno che scambia calore con l’aria che attraversa le tubazioni lunghe 35 metri, in questo caso poste a serpentina per ragioni di spazio ad una profondità di un metro circa; questo consente di intervenire sulla temperatura dell’aria in ingresso all’abitazione arrivando, in estate, ad abbassarla di 2–4 gradi e, in inverno, a ridurre il fabbisogno di riscaldamento meccanico.Autocostruzione-pensatoio-scarlino-c

Anche per l’esterno sono stati fatti studi in relazione al clima e all’andamento solare: un terrazzo più grande è collocato ad ovest ed un altro, più piccolo, sul lato opposto ad est. In questo modo è sempre possibile vivere direttamente il rapporto con il paesaggio con angoli in ombra, durante l’estate, o ben soleggiati in inverno.

Ricerca architettonica, bioclimatica e autocostruzione: una sfida, una sperimentazione che in questo caso offre un risultato davvero notevole.

Immagini | NuvolaB












Ester Dedè

Ester Dedè Architetto

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