Tree trunk house: una casa mobile sotto una catasta di legna

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Una struttura molto particolare che sfrutta materiali locali e cerca relazione con il contesto. Questo è ciò che caratterizza la Tree Trunk House realizzata a Hilversum, nei Paesi Bassi, da Pier Hein Eek. All’architetto e designer olandese, noto a livello internazionale per i suoi oggetti d’arredo realizzati utilizzando legno di recupero, rottami e materiali riciclati assemblati per ottenere sedute, tavoli, suppellettili e rivestimenti chedanno un particolare colore agli interni abitativi, è stato in questo caso richiesto dal musicista Liberg Hans di progettare una struttura da poter utilizzare come studio e sala di registrazione. Lo spazio doveva essere quindi flessibile ed essenziale, ridotto ma adattabile alle diverse esigenze, anche spaziali, che diversi strumenti musicali possono richiedere.

Il risultato è un piccolo volume molto semplice che richiama in maniera evidente quello di una mobile–home, anche a causa del fatto che, per consentire la massima flessibilità, è realizzato su ruote in modo da poter essere, all’occorrenza, spostato. All’esterno però si presenta in maniera del tutto particolare. Alcuni alludono al fatto che questo edificio sia un’operazione di camouflage: in realtà la scelta del progettista è molto più sottile. L’obiettivo è quello di, attraverso scelte forse anche un po’ provocatoria, utilizzare un materiale locale sia come elemento linguistico sia come componente tecnologico. Le proprietà isolanti del legno lo rendono infatti il materiale ideale per garantire buone prestazioni a livello termico ed acustico. Per questo motivo ha scelto di rivestire esternamente la struttura realizzata in acciaio di recupero tamponato in compensato verniciato riempito nell’intercapedine con lana di pecora.

L’interno, in netto contrasto con la pelle esterna che si lega all’ambito naturale in cui la struttura è collocata, è studiato per rispondere alle esigenze pratiche del committente che ha richiesto uno stile minimalista ma funzionale: una scrivania, un angolo per il riposo e un sistema di scaffalature.

Ruolo importantissimo è affidato alle aperture che, essendo disposte su tutti e quattro i lati della struttura, garantiscono un’ottima illuminazione nell’ambiente interno in cui il musicista trascorre molte ore del suo tempo di lavoro. Per questo motivo sono state disposte ad un’altezza tale da garantire la visione diretta dell’esterno anche stando seduti alla scrivania.

Una struttura provocatoria e interessante! Gli scuri dei serramenti anch’essi rivestiti in legno creano un effetto originale: deve essere particolare camminare accanto a quella che appare come una semplice catasta di legna e accorgersi che qualcuno sta aprendo le finestre!

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Ester Dedè

Ester Dedè Architetto

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