La torre vegetale di Nantes. Tecnologie verdi dell'architetto Edouard François

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Il verde in città ha ancora oggi difficoltà nel conquistare spazi ampi, dignitosi e ben curati. E così, quando parchi urbani e giardini pubblici non riescono a creare luoghi in cui trascorrere del tempo in armonia con sé stessi e con la natura circostante, la natura cosa fa? Si arrampica sugli edifici! E’ questa l’idea innovativa alla base del progetto dell’architetto e urbanista francese Edouard François, con il quale ha vinto, nel 2009,

un concorso per la progettazione di un complesso commerciale e residenziale su un’area di 9150 mq a Nantesin Francia, la cui realizzazione è prevista entro il 2012.

IL PROGETTO DELLA TORRE VEGETALE

L’originalità del progetto è dovuta non solo alla sua collocazione nel futuro quartiere ecologico dell’Ile de Nantes, ma anche alle sue dimensioni contenute in altezza, un’ambizione progettuale che sottende il desiderio di ritornare ad abitare in edifici a dimensione “umana” nelle congestionate zone centrali delle città, e alle soluzioni tecnologiche adottate per includere il verde negli edifici.

Il complesso, infatti, è costituito da tre corpi principali: una piastra a livello del piano terra, che ospita negozi e parcheggi, su cui sorgono due torri, di cui la prima, dalla forma cubica e rivestita da pannelli di gomma nera, è destinata ad accogliere uffici ed è alta sei piani, mentre la seconda, la Torre Vegetale, dalla forma più naturale e organica, è destinata ad accogliere circa 85 residenze private, dislocate su 17 piani per un’altezza totale di 60 metri.

L’architetto Edouard François è famoso per aver progettato e costruito altri edifici che incorporano alberi e piante al loro interno, come la Tower Flower e l’Eden Bio, edifici per alloggi sociali e parcheggi, costruiti a Parigi rispettivamente nel 2004 e nel 2008.

Se, però, in questi esempi la geometria delle strutture è sempre riconoscibile, con la TorreVegetale Edouard François si spinge oltre, poiché la struttura dell’edificio si sottrae completamente alla vista e la sagoma appare indefinita, lasciando il posto ad un’immagine molto suggestiva, che ricorda il profilo di una collina dalle linee morbide e ondeggianti.

In realtà, la torre è dotata di un solido nucleo centrale, che accoglie le unità abitative e i collegamenti verticali, circondato su ogni livello da un balcone continuo, dalla sagoma ellittica ed irregolare, che varia piano per piano, conferendo alla torre un aspetto volutamente mutevole e dinamico, quasi si trattasse di un enorme organismo vivente.

LE TECNOLOGIE “VERDI” DELLA TORRE VEGETALE

L’immagine “verde” di questo edificio è dovuta ad un innovativo sistema di integrazione di elementi vegetali nella struttura della torre, costituito da alberi piantati in tubi di acciaio dal diametro di 14 cm e alti 4 metri, agganciati ai solai e alle ringhiere dei balconi, che in modo alternato e sfalsato sui rispettivi piani, contribuiscono a creare un ritmo di facciata molto leggero e naturale.

L’idea era quella di utilizzare una vegetazione che non sottraesse molto spazio alla superficie utile dei balconi e, allo stesso tempo, garantisse alle abitazioni un microclima costante e favorevole. Lo scopo è stato raggiunto impiegando alcune specie arboree molto rare, le “chasmophytes”, che abitano crepe e fessure di montagne rocciose e che, dunque, hanno bisogno di poco spazio e acqua per crescere.

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I tubi, con le loro dimensioni contenute, ricreano le naturali condizioni dell’ambiente in cui le “chasmophytes” vivono, favorendo il generarsi di un ambiente circostante naturale per gli abitanti, grazie anche all’ombreggiamento che se ne ricaverà in estate ed al guadagno termico passivo invernale a causa dello spogliarsi degli alberi.

Le specie vegetali sono state fornite dai giardini botanici di Nantes, che hanno contribuito alla selezione di quelle più adatte, testando la loro resistenza a condizioni di vita estreme dovute alla scarsità di volume, terreno e acqua e alle alte temperature.

La vegetazione della torre, oltre che adornare la sua facciata, diventa in tal modo dispositivo intelligente e naturale per l’autoregolazione delle condizioni climatiche interne ed esterne degli ambienti delle unità abitative, sfruttando anche la naturale proprietà degli alberi di ossigenare l’aria circostante e garantendo al contempo un impatto visivo interessante, capace di generare nuovi scenari urbani.

Laura Pavia

Laura Pavia Architetto

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