Sticks and Stones: l'allestimento di David Chipperfield nel padiglione di Mies

David Chipperfield firma l’allestimento "Sticks and Stones" nella Neue Nationalgalerie, il capolavoro di Mies van der Rohe a Berlino. Nel padiglione vetrato inserisce un’intricata foresta e annuncia al pubblico la chiusura del museo per i lavori, il cui inizio è previsto nel 2015 e la fine entro il 2018. Dopo il successo del restauro del Neues Museum nell’isola dei Musei (1997-2009), è proprio il pluripremiato architetto ad occuparsi di un altro capolavoro berlinese, a pochi passi da Potsdamer Platz. Il delicatissimo recupero conservativo coinvolgerà le facciate vetrate, la terrazza in pietra, la struttura in calcestruzzo e acciaio. Saranno, inoltre, realizzati idonei impianti antincendio e nuovi sistemi di sicurezza.

In copertina: foto © Reuters

INSTALLAZIONI D'AUTORE: IL PADIGLIONE DI SMILJAN RADIC PER LA SERPENTINE GALLERY 2014

© David von Becker© David von Becker

captio:© David von Becker

LA NEUE NATIONALGALERIE  DI MIES VAN DER ROHE

La Neue Nationalgalerie fu l’ultimo capolavoro realizzato dal 1965 al 1968 da Ludwig Mies van der Rohe, luminare dell’architettura moderna, dell’onestà materiale e integrità strutturale. In corrispondenza delle giunzioni delle travi d’acciaio, Chipperfield inserisce 144 tronchi di alberi ben visibili, grazie alle ampie superfici vetrate, anche dall’esterno. I tronchi poggiano su basi di marmo quadrate e creano una fitta foresta scandendo i 200 mq dello spazio espositivo a piano terra. Gli imponenti fusti di 8 metri esaltano la spettacolare struttura del museo e simbolicamente hanno la funzione di sostenere il tetto dell'edificio. L’allestimento, infatti, non è solamente un elogio all’elemento più importante dell’architettura, la colonna, ma rappresenta anche i ponteggi dell’imminente restauro. L’apertura al pubblico è di tre mesi, fino al 31 dicembre 2014, e lascerà spazio ad altre esposizioni e mostre. Infatti, l’ultimo weekend di ottobre sono previste varie performance, letture e installazioni a cura dell’Institut fur Raumexperimente diretto da Olafur Eliasson.

A sinistra fotografia di Gili Merin, a destra di Simon MengesA sinistra fotografia di Gili Merin, a destra di Simon Menges

© David von Becker© David von Becker

IL SIGNIFICATO DEL TITOLO "STICKS AND STONES"

Il titolo deriva da una filastrocca inglese che recita così “Sticks and Stones may break my bones but words will never hurt me” (Bastoni e pietre possono rompermi le ossa, ma le parole non mi feriranno mai). L’adagio indica l’atteggiamento indifferente a un’offesa subita.

Chipperfield vuole ricordare le colonne e le pietre quali archetipi del costruire. Dai templi classici fino alle moschee, le colonne hanno rappresentato elementi primi del costruire. Non a caso sono un leitmotiv dei grandi architetti e dello stesso progettista britannico.

Il significato dell’allestimento è profondo e sottintende vari binomi, quali apertura/densità, esterno/interno, natura/tecnologia. L’autore intervistato dalla rivista tedescaMonopol ha dichiarato: “Quando ci si appresta a realizzare una mostra in questo spazio, Mies van der Rohe deve rimanere la Star del progetto. Non abbiamo fatto nient’altro che inserire 144 tronchi d’albero nello spazio più affascinante di Berlino, solamente per vedere che cosa ne verrà fuori”. Creando quindi un’esposizione nell’architettura e con l’architettura.

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A sinistra David Chipperfield e a destra il direttore della Nationalgalerie Udo Kittelmann. © David von BeckerA sinistra David Chipperfield e a destra il direttore della Nationalgalerie Udo Kittelmann. © David von Becker

Elisa Stellacci

Elisa Stellacci Architetto

Di origine barese e studi ferraresi, si occupa di architettura e grafica a Berlino. Lavora in uno studio di paesaggio, adora le ombre, concertini indie-rock e illustrazioni per bimbi. Volubile e curiosa, si perde nei dettagli e divide non equamente il tempo tra lavoro, amici e passioni.