Serpentine Gallery Pavilion 2013 di Sou Fujimoto: il giardino architettonico

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L’architetto giapponese 41enne Sou Fujimoto, è il più giovane ideatore del 13esimo padiglione estivo nei giardini di Kensington a Londra, commissionato dalla Serpentine Gallery. La struttura, fittissima e tubolare, è una nuvola bianco–latte che si espande su 350 mq e combina il paesaggio naturale con quello artificiale. Lo spazio definito è semitrasparente e sospeso, con gradini, tavoli e sedute fruibili dai visitatori. Il padiglione, esposizionegratuita dell’avanguardia architettonica ed imperdibile appuntamento culturale, è stato inaugurato l’8 giugno e sosterà fino al 20 ottobre 2013 per ospitare gli eventi estivi previsti nell’Hyde Park. Le precedenti edizioni hanno visto come protagonisti: Herzog & de Meuron e Ai Weiwei (2012), Jean Nouvel (2010), Frank Gehry (2008), Oscar Niemeyer (2003); Zaha Hadid ha firmato l’installazione inaugurale nel 2000.

LE ARCHITETTURE/GRIGLIA: TRA UTOPIA E REALTA’

La struttura presenta due accessi ed è definita da una griglia d’acciaio con aste a sezione quadrata di 20 mm, con rettangoli 80x40 cm. L’intersezione delle sottili barre verticali e orizzontali, rappresentazione 3d dei quadri mondriani, crea un anello irregolare e delicato, capace di definire spazi di relax – caffetteria interna e terrazze – di proteggere i visitatori dalle intemperie e di invitarli ad un’interazione polivalente degli spazi.

La copertura è ridotta a sottili e trasparenti dischi di policarbonato, che scompaiono alla vista da alcune angolazioni, mentre pannelli frangivento e ringhiere minimizzano l’effetto vertigine. Il labirinto verticale, dopo il prototipo in scala 1:10, è stato realizzato e trasportato a Londra in unità pre–assemblate, unite in loco sotto la supervisione di David Glover.

Il reticolo di pali che, lo stesso autore definisce giardino architettonico, non ha l’obiettivo di creare un edificio con pareti o colori forti. L’ordine rigoroso definisce una struttura che complessivamente appare nebulosa, disordinata ed eterea. La luce e l’aria l’attraversano; lo spazio muta ad ogni prospettiva, rendendo il padiglione seducente e cangiante mano a mano che ci si avvicina o lo si attraversa, scalandolo. L’interazione interno/esterno, la flessibilità, la leggerezza degli spazi e la parificazione degli elementi architettonici – sedie, pareti e copertura– hanno davvero sorpreso gli spettatori e gli stessi organizzatori.

Nella nebulosa e digitale realizzazione di Fujimoto si ritrovano le architetture visionarie di Yona Friedman, le griglie disegnate da Superstudio, l’arte concettuale di Sol LeWitt fino alle illustrazioni Urbicande‎. Il modello griglia, tipico di queste architetture utopiche, ripetuto in verticale ed orizzontale fino a creare intere città, non è certo un tema originale ma qui è riproposto in scala minore, reale e fruibile in dialogo con la galleria permanente e il verde prato londinese.

http://www.youtube.com/watch?v=qCtjJlG6Aj0

SOU FUJIMOTO E I NUOVI PAESAGGI ARTIFICIALI

Il pluripremiato Sou Fujimoto è il terzo architetto giapponese dopo Toyo Ito (2002) Kazuyo Sejima e Ryue Nishizawa di SANAA (2009)ad accettare il prestigioso invito per la realizzazione del Padiglione Serpentine. Il nido, la foresta e la grotta sono gli archetipi delle sue architetture visionarie, strutture organiche in cui natura e artificio si fondono in nuovi paesaggi. Il suo interesse è focalizzato sull’emulazione degli effetti naturali, nell’organizzazione e nella definizione di spazi, sulle personali esplorazioni e sul comportamento delle persone.

La galleria Serpentine, che ospita mostre gratuite di arte moderna e contemporanea, ha uno stile classico, equilibrato e simmetrico. Diventa perciò scenario perfetto in cui si confronta lo scheletro leggero, astratto e arioso del temporaneo padiglione. Come ogni anno, da giugno ad ottobre, si consiglia di curiosare nell’Hyde Park di Londra per scoprire l’ultima avanguardia architettonica.

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Elisa Stellacci

Elisa Stellacci Architetto

Di origine barese e studi ferraresi, si occupa di architettura e grafica a Berlino. Lavora in uno studio di paesaggio, adora le ombre, concertini indie-rock e illustrazioni per bimbi. Volubile e curiosa, si perde nei dettagli e divide non equamente il tempo tra lavoro, amici e passioni.