Una scala vegetale per stimolare la creatività a lavoro

Il designer Paul Cocksedge e lo studio di ingegneria Arup hanno lavorato insieme ad un progetto davvero particolare: una scala vivente, vegetale, da posizionare all’interno degli uffici per l'impresa creativa Ampersand a Londra, nel quartiere di Soho.

SCALE E SPAZIO: LA STAIR HOUSE DELLO STUDIO ONYX

OBIETTIVI DELLA SCALA VEGETALE

Si tratta di una scala a chiocciola di quattro piani senza pilastro centrale, commissionata ai progettisti con l’obiettivo di aumentare la creatività e stimolare il dialogo fra i dipendenti ma anche la fantasia e l’immaginazione, portando la natura dentro l’edificio.

Afferma il designer: “È uno spazio unico, perché è possibile guardare l’atrio da tutti i piani. Stavamo cercando di pensare ad una scala che, messa in quella posizione, potesse completare l’edificio aggiungendo qualcosa in più”.

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GLI AMBIENTI IN UNA SCALA

Non è solo una scala che ospita fiori e piante, ma contiene diversi “ambienti” con differenti funzioni molto interessanti: al primo piano si può trovare una piccola biblioteca dove soffermarsi a sfogliare un libro, al piano intermedio un lampadario di Ingo Maurer, noto designer tedesco, suona con i suoi petali d’acciaio e, all’ultimo piano, ci si può preparare un ottimo tè circondati da piante aromatiche come la menta.

Il progettista spiega infatti: “Volevamo creare una scala che permettesse momenti in cui ci si può imbattere in qualcuno o avere una conversazione con qualcun altro con cui non avremmo mai avuto l’occasione di parlare se ci fossimo spostati in ascensore o con una scala tradizionale”.

Lungo i due corrimano sono disposte le piante che, insieme al legno chiaro dei gradini e della pavimentazione, danno un tocco di colore al bianco predominante negli uffici e creano un’atmosfera calda e rilassante. Secondo i progettisti era importante introdurre e valorizzare l’elemento naturale nel luogo di lavoro e, aggiungo, favorire una leggera e salutare attività fisica per contrastare la sedentaria attività lavorativa di un ufficio.

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Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.