Pop-up house: la casa passiva fai-da-te pronta in 4 giorni

Pop-up house la casa passiva

Il team francese di Multipod Studio ha realizzato in una pineta della Francia meridionale il primo prototipo di Pop–up House, la casa passiva completa di tutti i comfort che si costruisce in soli 4 giorni, con l’ausilio (dicono) di un cacciavite soltanto. Il sistema brevettato fai–da–te è composto da una struttura in legno e da alcuni pezzi prefabbricati modulari che si incastrano fra loro e permettono di assemblare la costruzione in pochissimo tempo, senza la necessità di particolari strumenti o competenze per ottenere comunque un magnifico risultato e 150 mq di superficie.

Case passive: il progetto europeo Passive–on

Questa casa fai–da–te presenta numerosi vantaggi perché i costi di costruzione e di cantiere sono ridotti ai minimi termini, viene garantito un isolamento di 0,11 W/mqK che abbatte le esigenze di riscaldamento e climatizzazione estiva, è riciclabile al 100% in tutte le sue parti, dai pannelli di legno all’isolante termico, è economica e a impatto zero.

La pianta di pop-up house, la casa passiva fai-da-te

Le fasi di costruzione di  pop-up house, la casa passiva fai-da-te

L’EPS utilizzato per l’isolamento termico della Pop–up House è di colore grigio poiché contiene grafite, un materiale che assorbe e riflette parte della radiazione termica e produce fino al 20% in più d’isolamento rispetto all’EPS bianco tradizionale, a parità di densità.

Per il legno, la scelta è ricaduta sul Laminate Veneer Lumber (LVL), un materiale composto da strati sottili di legno, usato comunemente in quelle strutture che richiedono grandi prestazioni, resistenza meccanica e un’ottima reazione al fuoco.

Gli interni di pop-up house, la casa passiva fai-da-te

Internamente, il passaggio degli impianti è facilitato da particolari alloggiamenti nei pannelli che costituiscono le pareti e i pavimenti.
Le finiture interne ed esterne sono proposte in numerose possibilità, così come la tipologia delle soluzioni abitative.

Elena Bozzola

Elena Bozzola Architetto

Si è laureata quando la parola “sostenibile” la pronunciavano in pochi e lei si ostinava a spedire email sulla tutela ambientale a tutti i suoi amici. L’incontro con Architettura Ecosostenibile è stato un colpo di fulmine. Ama la fatica delle salite in montagna e una buona birra ghiacciata dopo la discesa.