Il primo palazzo stampato in 3D è in costruzione ad Amsterdam

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Sembra che la terza rivoluzione sia già in atto. Ci si stupiva solo qualche anno fa delle protesi medichee deglioggetti di design realizzati dalle stampanti 3d, ed oggi un intero palazzo è in costruzione ad Amsterdam. I piccoli oggetti sono stati solo l’inizio, perché tale tecnologia ora è talmente progredita da creare materiali da costruzione più resistenti dell’acciaio e spessi pochi micron (Karlsruhe Institute of Technology); ma anche confortevoli, economici e versatili per organi di ricambio, cibo, vestiti e strumenti musicali.

Stampanti 3d: la nuova frontiera del mercato manifatturiero

La prototipazione applicata nel settore edile consente di stampare arredi e perfino interi condomini. Sul canale di Amsterdam, a pochi passi dalla stazione centrale, in una zona di sviluppo è, ora, in stampa il primo palazzo interamente costruito con tale tecnica, la 3d Print Canal House.
Curiosi di vedere la più grande stampante del mondo in azione? Il cantiere è accessibile al pubblico: in Tolhuisweg 7 (1031 CL) con €2,50 si può sostenere il progetto ed osservare da vicino come, strato su strato, si materializzino pian pianino muri e mobili.

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LA 3D PRINT CANAL HOUSE AD AMSTERDAM

Le potenzialità pressoché infinite della prototipazione rapida tridimensionale sono state testate dallo studio Dus Architects nella propria capitale, con un edificio la cui facciata ricorda quelle tradizionali olandesi. Ci sono volute tre settimane per realizzarne un angolo, grazie alla maxi–stampante Kamermaker open source della Ultimaker. Collocata all’interno di un container per facilitarne gli spostamenti, è stata montata direttamente in cantiere ed è in grado di creare oggetti 2 m x 3,50 m, con peso massimo di 400 kg.

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Produce monoblocchi di materiale bio–plastico, contenenti il 75% di olio vegetale rinforzato da microfibra. Il singolo pezzo monocolore e per lo più cavo è, successivamente, riempito in calcestruzzo ed assemblato in cantiere; l’intero angolo appena realizzato è in fase di verifica e collaudo. Il procedimento consente qualsiasi decorazione e variazione progettuale, ma è molto lento e quindi dovremo attendere tre anni per vedere innalzato il primo condominio 3d, con 13 stanze e completo di arredi.

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TEST ED ESPERIMENTI

Ogni elemento dell’edificio è stato testato in scala 1:20, prima della realizzazione in scala 1:1. Come previsto dai progettisti, il primo vano stampato è per sperimentazioni, ma anche per accogliere visitatori e sostenitori del progetto. Lo stesso presidente Barack Obama ha visitato la 3d Print Canal House, osservando la riproduzione di un ambiente–tipo di dimensioni 1,5x2x2,5 m. Unica pecca è che il materiale non è riciclabile, ma i progettisti stanno testando nuovi composti per sostituire questo “inchiostro” con materiali riciclati o naturali, rendendo il progetto totalmente sostenibile.

LA CASA AUTOCOSTUITA

Secondo l’architetto Hedwig Heinsman dello studio Dus, la prototipazione digitale rivoluzionerà il modo di costruire città, con la possibilità di sostituire e riciclare edifici e auto–progettare la propria casa. Infatti, ogni camera e gli stessi arredi possono essere organizzati a piacimento, come unità Lego da spostare in orizzontale e verticale.

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IL PROGETTO PILOTA, LA LANDSCAPE HOUSE

Alla fine dell’anno dovrebbe essere ultimata la Landscape House, edificio a nastro pensato da Janjaap Ruijssenaars dello studio olandese Universe Architecture,in collaborazione con lo scienziato Rinus Roelofs. La stampante gigante è la D–Shape 3D del designer italiano Enrico Dini, in grado di produrre pezzi di 6 m x 9 m, poi assemblati per comporre l’intera struttura.

Gli ideatori della Landscape House sono partiti dal concetto matematico della Striscia di Mobius, ovvero un nastro dello stesso materiale che si sviluppa attorno ad un anello centrale e al cui interno vi sono tutti i vari ambienti. Le componenti sono stampate attraverso la tecnica della stereolitografia 3D, sfruttando la reazione chimica fra una miscela di sabbia, ossidi metallici e un liquido a base di sali. Il risultato è unaroccia sintetica, simile a quelle formate per via sedimentaria in ambiente marino.

VANTAGGI DELLE ARCHITETTURE 3D

L’uso delle stampanti 3d in edilizia comporterebbe una riduzione drastica delle spese di cantiere e dei tempi di realizzazione, senza produzione di scarti; diminuirebbe, inoltre, il margine di errori, con l’aumento della razionalizzazione delle varie fasi. Potrebbe essere una soluzione per abitazioni di emergenza, slums o zone terremotate.

Altri vantaggi sono: la condivisione dei progetti in rete, adattabili e personalizzabili a seconda delle esigenze e delle località, affidabilità, infinite variazioni progettuali a partire dal template originale, sviluppo di nuove forme abitative non più legate a superfici piane e lisce. Dal punto di vista tecnico, si potranno realizzare case orientabili, modulare la resistenza o porosità del materiale a seconda dei vincoli e delle sollecitazioni, risparmiando materiale e peso proprio come avviene per gli organismi vegetali. Si aggiunga, come ulteriore punto a favore, l’utilizzo a breve di materiale di recupero o di origine naturale.

Sebbene l’industria delle viti e del cemento nutra forti perplessità, architetti e designer di tutto il mondo stanno cedendo sempre più alle lusinghe del Contour Crafting. Il prezzo da pagare sarà una riduzione del lavoro di manovalanza (spesso immigrati mal pagati), ma sarà ampiamente compensato dalla nascita di una smart community, autosufficiente e ecosostenibile, capace di realizzare prodotti low cost altamente performanti. La possibilità di creare singoli pezzi e gestire la propria stampa può risolvere i più comuni disagi dovuti all’obsolescenza programmata. Magari enormi pac–man potranno finalmente distruggere autostrade di asfalto e palazzoni energivori, che triturati ed impastati saranno rimpiazzati da nuove architetture autogestite e zone verdi.

Elisa Stellacci

Elisa Stellacci Architetto

Di origine barese e studi ferraresi, si occupa di architettura e grafica a Berlino. Lavora in uno studio di paesaggio, adora le ombre, concertini indie-rock e illustrazioni per bimbi. Volubile e curiosa, si perde nei dettagli e divide non equamente il tempo tra lavoro, amici e passioni.