Il museo sostenibile Quai Branly di Jean Nouvel

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Il Quai Branly Museum si trova a Parigi, a due passi dalla Torre Eiffel, affacciato sulla Senna ed nasce da un progetto di Jean Nouvel. E’ il museo più importante nel mondo dedicato alle arti e alle civiltà primitive di Africa, Asia, Oceania e delle Americhe e vanta una collezione di circa 30000 pezzi, divisi per area geografica.

All’esterno, la fusione con la natura è totale: lo circondano alberi, colline artificiali, specchi d’acqua e piante di ogni tipo attraverso le quali, lungo stradine tortuose, si giunge all’entrata del complesso. All’interno si respira un’aria magica e sacra: pochi e tenui raggi di sole riescono a filtrare attraverso i frangisole in legno illuminando gli oggetti tipici dei diversi continenti del mondo.

Oltre alla sua indubbia suggestività, il museo è noto per il grande muro verde che riveste la facciata rivolta verso la Senna. Si tratta di una creazione dell’artista botanico Patrick Blanc, famoso per i suoi prati verticali che impreziosiscono tra l’altro, anche il Caixa Forum di Herzog e de Meuron a Madrid. Quello realizzato per il Museo Quai Branly di Parigi, è muro vegetale di 800 mq con 15.000 piante di 150 differenti specie provenienti da Giappone, Cina, Europa centrale e Stati Uniti.

A contribuire alla sostenibilità del complesso, un impianto di pannelli fotovoltaici riveste le pareti verticali ed i tetti, mentre sonde geotermiche nel sottosuolo, sfruttano l’inerzia termica del terreno per risparmiare energia per la climatizzazione.

Un video ti porta all’esplorazione della natura intorno al museo.

Foto | LsdMagazine

Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.