• scritto da Margherita Gazzola
  • categoria Progetti

Un modello per le città sostenibili del futuro: Hammarby Sjöstad

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A circa 20 minuti di autobus, a sud di Stoccolma, si trova il quartiere di Hammarby Sjöstad. Sjöstad significa letteralmente “città d’acqua” nome che deriva dalla sua posizione sulle rive del lago che bagna la città, ma anche dal fatto che l’acqua è la sua principale fonte di energia. L’obiettivo principale fin dall’inizio della sua progettazione era stato quello di ridurre al minimo l’impatto ambientale del quartiere facendo in modo che

le sue emissioni fossero inferiori del 50% rispetto ai quartieri costruiti negli anni ‘90, creando una città ecologica sotto ogni punto di vista, già a partire dalla sua posizione. Infatti Hammarby sorge dove un tempo esistevano vecchi siti industriali: questi sono stati riconvertiti in aree residenziali immerse in parchi verdi, provvedendo così a non consumare ulteriormente il suolo. Anche le case sono tutte realizzate con materiali eco–friendly che le rendendo confortevoli e soprattutto salubri. Ma è il circuito energetico che rende unico questo distretto urbano.

ACQUE
Il ciclo dell’acqua funziona in modo tale da non sprecarla mai: raccolta dal lago Mälaren, l’acqua è trattata in appositi impianti dove viene purificata e resa potabile prima di essere trasportata attraverso le tubazioni, in ogni casa. Dopo il suo utilizzo, l’acqua di scarto viene separata da eventuali rifiuti solidi e convogliata in un impianto apposito dove, depurata di nuovo, viene rimessa in mare.

RIFIUTI
Ma ciò che sorprende di più è il riciclo dei rifiuti usati per produrre energia pulita: infatti, tutti gli scarichi domestici vengono convogliati in enormi cisterne sotterranee dove sono trattati i liquami che formano biogas immediatamente riutilizzabili nelle cucine dei medesimi appartamenti. I residui solidi di questo processo vengono invece estratti e usati come concime per gli orti presenti nei giardini interni degli edifici.

ENERGIA
La maggior parte dell’energia elettrica è prodotta dai pannelli solari presenti sui tetti delle abitazioni e dalla centrale idroelettrica; mentre, per quanto riguarda il riscaldamento, il 47% deriva dai rifiuti domestici. Infatti, i rifiuti che non sono riciclabili vengono separati e portati allocale inceneritore che provvede al riscaldamento domestico; il restante 50% deriva dalla combustione di olio biologico (16%) e dall’energia idrica prodotta dalle acque di scarico (34%). In sintesi, Hammarby Sjöstad utilizza un sistema di riciclaggio a “circuito chiuso” in cui gli abitanti “contribuiscono” per la metà al sistema energetico producendo rifiuti, mentre il resto si ottiene da fonti pulite.

THE HAMMARBY MODEL

Chiunque viva in Hammarby fa parte di un eco–ciclo la cui soluzione di chiama “Hammarby Model” e che provvede al sistema dei rifiuti, delle acque e dell’energia. L’obiettivo è quello di creare un sistema residenziale basato sull’uso di risorse sostenibili: il consumo di energia e la produzione di rifiuti sono minimizzate mentre le risorse di riuso e di riciclo massimizzate.

Ma la bellezza ecologica di Hammarby non si limita ai suoi efficienti ed innovativi sistemi energetici. L’obiettivo era infatti quello di contribuire, attraverso la realizzazione di questo quartiere, ad un nuovo stile di vita, più sostenibile: attraverso un sistema di trasporti pubblici veloce e numerose piste ciclabili al fine di ridurre l’uso dell’automobile all’interno dell’area. Senza considerare gli orti dei giardini che non solo provvedono alla produzione di cibo biologico, ma sono anche di utilità sociale perché vengono affidati alle persone anziane che ivi risiedono con l’ulteriore scopo di tenerle impegnate ed attive.

I lavori al quartiere si concluderanno entro il 2012 creando anche spazi adibiti ad uffici e negozi. Il quartiere ospiterà circa 20.000 abitanti ed altri 10.000 che vi si recheranno a lavorare, su una superficie di circa 200 mila mq. Numeri considerevoli, che ci portano a definire Hammarby Sjöstad un esperimento ben riuscito dal quale possiamo trarre il futuro modello di città che non si limita all’utilizzo di fonti pulite, ma che mostra un nuovo stile di vita, compatibile con l’ambiente e la natura.