Mini case per senzatetto nei cartelloni pubblicitari

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Lo studio Designdevelop, con base a Banská Bystrica, nella Repubblica Slovacca, ha ideato Gregory project per trovare una soluzione che risponda alle necessità esistenziali dei senzatetto e a costo quasi zero, sfruttando i tabelloni pubblicitari.La proposta è di trasformare i cartelloni in funzionali spazi abitativi posti a 2.45m dal suolo. L’architettura presenta una forma triangolare con un basamento in cemento e una struttura in travi di legno e pannelli OSB, scale di legno o in acciaio e 2 finestre. All’interno del “cartellone” lo spazio è suddiviso in due ambienti, piccoli ma confortevoli. Il primo, più grande, ospita un ingresso, una zona cucina e una piccola scrivania da ufficio con un letto rialzato su una libreria. Un bagno con lavabo, un WC e una doccia è collocato invece nel secondo ambiente.

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Il concept delle mini–case prevede che siano energeticamente indipendenti, previsti di un compost toilet e pannelli solari, scollegati quindi dalle reti della grande distribuzione dell’acqua, del gas e dell’energia. Una soluzione di questo tipo comporterebbe una manutenzione minima, che potrebbe essere coperta proprio attraverso il noleggio dello spazio pubblicitario. Il costo totale di funzionamento di una casa–cartellone sarebbe di circa 4.000 €/anno, mentre i proventi dalla pubblicità sarebbero di circa € 3.600 €/anno. Il valore aggiunto starebbe nella possibilità di dimostrare sia un’attenzione verso l’aspetto sociale da parte delle realtà aziendali, sia che il progetto può essere applicato ovunque.

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A oggi Gregory project rimane ancora un concetto ma Designdevelop prevede che la città slovacca di Banska Bystrica potrebbe vederne la prima realizzazione a breve.

Sara Bernarotti

Sara Bernarotti Architetto

L’architettura è la sua passione assieme al jazz e al vino. Perfezionista da sempre, innamorata del bello, della tradizione, del design e della fotografia, osserva la vita con curiosità e determinazione. Vive nel sud della Francia restando comunque aggrappata saldamente alle sue origini sarde e toscane.