Il Maggie's centre di Oldham è il primo edificio in tulipier a strati incrociati

A Oldham il Maggie's centre in legno tulipier a strati incrociati

I Maggie’s Center sono centri di cura contro il cancro che si offrono di fornire supporto pratico, emotivo e sociale gratuito non solo per le persone malate di cancro, ma anche per i loro familiari e amici. Ciò che li contraddistingue è l’atmosfera di tranquillità che si respira al loro interno: un posto dove le persone possono parlare sedute intorno ad un tavolo, gustando una buona tazza di tè.

Il legno è un materiale perfetto per questa tipologia di edifici e per questo, in molti di essi, è stato impiegato sia ad uso strutturale che per partizioni e finiture. Anche Heatherwick, nel Centro Maggie all'interno dell'ospedale giardino di Leeds ne fa ampio uso.  

In copertina: immagine © Tony Barwell

Il Maggie’s Center di Oldham, in Inghilterra, è il primo edificio realizzato completamente in legno lamellare di latifoglia americana a strati incrociati (Cross Laminated Timber CLT).

Nato dalla collaborazione tra lo studio inglese dRMM, che ha firmato il progetto, e l’American Hardwood Export Council (AHEC), il Maggie's Centre di Oldham è un edificio unico nel suo genere, destinato a rivoluzionare il mondo delle costruzioni in legno.

La scelta del legno di latifoglia ad uso strutturale

L'uso del legno tulipier nel Maggie's Centre di Oldham.

Il legno di tulipier americano (American tulipwood) è un tipo di legno duro largamente diffuso in America; è abbastanza economico ed utilizzato soprattutto nella produzione dei mobili.

Le prime sperimentazioni di tale essenza legnosa ai fini strutturali iniziarono nel 2013; in quell’anno, dalla collaborazione tra gli architetti inglesi dello studio dRMM, Arup e AHEC, naque “Endless stairs”, un’installazione temporanea ispirata ai disegni di Escher creata per il London Design Festival. Si trattava di un progetto pilota  per introdurre un sistema costruttivo nuovo e innovativo: pannelli di legno lamellare a strati incrociati realizzati con legno di tulipier americano. I risultati furono sbalorditivi; i diversi elementi a sbalzo di cui era composta la struttura evidenziarono infatti le ottime caratteristiche strutturali del tulipwood americano: il rapporto resistenza/peso ma soprattutto le prestazioni a rolling shear (resistenza a taglio per rotolamento delle fibre o taglio trasversale), tre volte maggiori rispetto a quelle del legno tenero.

Le ipotesi di partenza divennero certezza: i tempi erano maturi per utilizzare i pannelli di  legno lamellare di tulipier americano a strati incrociati per un edificio permanente.

Il legno lamellare a strati incrociati per il Maggie Center di Oldham

 © Jasmine Sohi © Jasmine Sohi

Il Maggie’s Center di Oldham rappresentava l’occasione perfetta per lo studio dRMM; il progetto avrebbe permesso di coniugare le loro ambizioni sull’utilizzo strutturale del tulipier americano con le strette tempistiche dettate dalla committenza. Bisognava però convincere quest’ultima, entusiasta per la scelta del materiale ma scettica sull’utilizzo di legno duro anziché un più comune sistema in legno tenero (generalmente abete rosso) per la realizzazione dei pannelli di legno lamellare a strati incrociati.

Gli anni di sperimentazione dello studio inglese sul legno di tulipier sono però riusciti a scansare qualsiasi dubbio: la variegatura di tale essenza legnosa avrebbe esaltato i benefici, sia psicologici che terapeutici, di un ambiente completamente in legno; la qualità della finitura del prodotto finale avrebbe reso la parte strutturale simile ad un pezzo di arredo, senza bisogno di ulteriori interventi e/o trattamenti superficiali, semplificando le fasi realizzative ed evitando l’uso di cartongesso, odiato dal capo di dRMM De Rijke, e poco consono alla destinazione d’uso dell’edificio; anche dal punto di vista economico, sebbene comportasse alcuni costi di ingegnerizzazione, riusciva a reggere la concorrenza con l’abete rosso.

Restava un ultimo ostacolo da superare, ovvero trovare un’impresa che riconoscesse l’importanza e la portata del progetto e fosse disposta a interrompere la produzione standard, sostituendo l’abete rosso con il tulipier. 

Züblin, azienda tedesca leader nel settore delle costruzioni in legno, aveva già prodotto pannelli in X-Lam con il tulipier americano per “The Smile”, un altro edificio temporaneo realizzato sempre per il Festival del Design di Londra del 2016 su progetto di Allison Brooks. Possedeva dunque le capacità tecniche e l’apertura mentale per sposare il progetto. Era tempo di dare inizio ai lavori.

Il progetto del Maggie Center di Oldham

 © Alex De Rijke © Alex De Rijke

Il centro di cura sorge sul terreno del Royal Oldham Hospital, a nord-est di Manchester. Dal punto di vista compositivo è volutamente semplice: un parallelepipedo di legno sospeso da terra tramite pilotis; gli stessi progettisti lo hanno ironicamente definito come “una scatola di fiammiferi su trampoli”. Gli architetti desideravano infatti un design che si concentrasse “meno sulla forma e più sul contenuto” creando una “scatola delle sorprese”. A tale scopo l’edificio è caratterizzato da un patio centrale che lascia entrare, dal giardino sottostante, un grande albero. L’ospite è così immerso in uno spazio con viste inattese: in basso il verde della natura, in alto il cielo e frontalmente i Monti Pennini.

 © Tony Barwell © Tony Barwell

Protagonista indiscusso è il legno, utilizzato ovunque ce ne fosse l’opportunità. La struttura è in pannelli di tulipier americano a 5 strati, con uno spessore totale di 100 mm; le finestre e le porte vetrate sono in rovere proveniente da Artesi, in Italia; l’arredamento interno è in latifoglia mentre la pavimentazione delle logge è in frassino con trattamento termico. Il soffitto a doghe è stato realizzato con il legno avanzato dal processo di fabbricazione dei pannelli di legno a strati incrociati in modo da evitare sprechi.

Il rivestimento esterno è in tulipier trattato termicamente con un processo di cottura (TMT) a 200°C senza ossigeno che, alterando le fibre a livello cellulare, conferisce al materiale una maggiore stabilità dimensionale e una durabilità di classe 1. Anche in questo caso si tratta di un intervento unico: è la prima volta che, in Inghilterra, una struttura viene interamente rivestita con legno di latifoglia TMT. Tale sistema di facciata è innovativo anche nel design; è stato infatti realizzato su misura, con un profilo ondulato progettato da dRMM con un duplice scopo: creare interessanti chiaroscuri sul prospetto e aumentarne la durabilità; maggiore è infatti la superficie esterna esposta all’aria, più veloce è l’asciugatura.

Il raffrescamento estivo dell'edificio è garantito dalla ventilazione naturale grazie a apposite bucature apribili sulle pareti; il riscaldamento è ottenuto da una stufa anche se in realtà il fabbisogno termico invernale è molto basso; ai pannelli in CLT di tulipier americano, che già possiedono bune capacità isolanti, è stato infatti aggiunto un isolamento in fibre di legno.

 © Alex De Rijke © Alex De Rijke

Il Maggie’s Center di Oldham costituisce un edificio pioneristico sotto due importanti aspetti, quello tecnlogico e quello compositivo.

Per l’industria del legno strutturale si è infatti aperta una nuova frontiera, quella della latifoglia americana, un’essenza prolifica, abbastanza economica, che cresce più velocemente rispetto all’abete rosso e quindi ancora più sostenibile.

Le strategie progettuali aggiungono invece un importante tassello ad un ambizioso quadro, condiviso ormai da molti progettisti del XXI secolo: trasformare la comune “edilizia ospedaliera”, piena di edifici freddi e standardizzati, che rischiano di lasciare i pazienti nello sconforto, in un’“architettura della salute” fatta di legno e quindi di umanità, calore e speranza.

Vanessa Tarquini

Vanessa Tarquini Ingegnere edile-architetto

Razionale e puntigliosa, ama la progettazione a 360° e si concede per hobby sporadici viaggi mentali. Salutista, pratica regolarmente yoga e sfrutta la sua passione per la corsa per ordinare le idee. Nel tempo libero si perde in escursioni tra le montagne abruzzesi.