I quattro progetti finalisti del Kasper Salin Prize all’insegna della sostenibilità

Una delle competizioni più appassionanti all’interno dello scenario architettonico europeo e internazionale, il “Kasper Salin Prize for Best Building of the year”, vede quest’anno quattro finalisti contendersi la vittoria del prestigioso premio svedese.

Marge Arkiteker, Wahlström & Steijner Arkitekter, Elding Oscarson e Architect MSA Petra Gipp sono gli autori di quattro progetti finalisti del concorso “Kasper Salin Prize for Best Building of the year” aventi destinazioni d’uso differenti, ma stesso leitmotiv: la sostenibilità. Qualità materica, ricerca del perfetto rapporto tra luci e ombre, sintesi armoniosa tra spazi interni ed esterni, si fondono insieme nel restituire, agli utenti e al contesto circostante, luoghi intrisi di serenità, calma e benessere, stimolanti per lo spirito e funzionali alle attività di socializzazione.

L’attenta analisi delle relazioni umane, quale base di partenza di ciascuno dei progetti finalisti, appare palese nella cura dei dettagli e nella distribuzione degli ambienti, esaltando il connubio tra architettura e benessere psico-fisico.

I quattro progetti finalisti del Kasper Salin Prize

Marge Arkitektur: Tradgardarna, Casa per anziani a Örebro

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La casa per anziani a Örebro, Svezia, di Marge Arkitektur (che per il progetto ha collaborato con Susanne Ramel, Linda Bjorn e Katarina Grundsell), edificata nel 2016, si estende su una superficie di 9000 mq, presentando una sapiente alternanza di spazi interni e zone verdi talvolta esterne, altre interne, quasi a voler instaurare un intimo dialogo con la natura. La condizione psicologica del fruitore anziano si pone quale punto cardine della concezione dell’opera, insieme a tutta una serie di accorgimenti strutturali volti a facilitarne i movimenti fisici. Gli appartamenti comunicano direttamente con i giardini, rendendone semplice l’accesso e stimolando le attività all’aria aperta. Gli spazi comuni invitano a relazionarsi con gli altri superando il senso di solitudine.

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Il verde circostante, in tutte le sue variazioni, si amalgama con il legno adoperato per molte parti del progetto, in particolare per l’ingresso e per le corti interne. Quest’ultime ospitano un’area coperta da una serra in legno e vetro, leggera e non impattante, da cui filtra abbondantemente la luce solare e attraverso la quale l’obiettivo di comunicazione con l’intorno è ancora più centrato.

Wahlström & Steijner Arkitekter: landamäreskolan, scuola a Gothenburg

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Realizzata nel 2016 a Gothenburg, Svezia, il progetto finalista della scuola di Wahlström & Steijner Arkitekter punta anch’essa sul legno - per la sua durevolezza e per il basso impatto ambientale - quale materiale da costruzione prediletto per i rivestimenti e per la creazione di frangisole che si estendono per quasi tutto il perimetro dell’edificio. Questi proteggono le ampie vetrate delle facciate curve dal forte sole estivo “alto” ma consentono ai raggi solari “bassi”  di penetrare durante l’inverno per favorire il riscaldamento. Il legno trionfa anche negli spazi interni e nell’arredo, generando un clima confortevole per i bambini. La scelta di un pavimento in legno frassino è stata fatta tenendo in considerazione l’usura derivante dalle quotidiane attività di gioco e studio dei piccoli utenti. Esso può di fatto essere sottoposto a lamatura molteplici volte prima di giungere a una sua eventuale sostituzione.

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Per il rivestimento esterno è stato utilizzato legno di pino termotrattato, ovvero preliminarmente sottoposto a un processo di essiccazione ad alte temperature che conferisce al materiale particolari proprietà: aumento della durabilità, minore trasmittanza termica, minor assorbimento di umidità e di conseguenza minore formazione di rigonfiamenti. Anche per i frangisole è stata scelta la stessa tipologia di legno.

Il tetto giardino, con piante succulente appartenenti al genere Sedum aiuta a migliorare l’isolamento termo-acustico dell’edificio, assorbe l’elettrosmog, trattiene le sostanze inquinanti e le acque meteoriche e assorbe CO2.

Elding Oscarson: nuovo ingresso e ristorante per il Museum Of Sketches For Public Art a Lund

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L’estensione dello Skissernass Museum a Lund, Svezia, avvenuta quest’anno, consiste in un foyer a doppia altezza e in un ristorante con annessa terrazza esposta a sud. Sviluppandosi secondo un nuovo asse, diagonale rispetto alla struttura esistente, si pone come obiettivo quello di accentuare il rapporto comunicativo tra il museo, il verde circostante del parco e il contesto urbano. I nuovi corpi di fabbrica, rivestiti in pannelli d’acciaio ossidato, si contrappongono al calcestruzzo a facciavista dell’adiacente museo, ma al contempo diventano un efficace strumento di dialogo con l’esterno attraverso le numerose aperture che sembrano “appese” alle facciate come fossero quadri. Gli interni, trattati con colori caldi e linee pure, ispirano momenti di pace e di socializzazione. L’acciaio Corten (brevettato nel 1933 dalla United States Steel Corporation) è costituito da leghe che consentono di evitare la verniciatura in genere necessaria per contrastare la corrosione atmosferica. A contatto con l’aria, e quindi subendo un processo di ossidazione, assume un caratteristico colore rossastro, dato dalla patina di ruggine protettiva. Il materiale, detto anche “acciaio patinabile” (weathering steel), diviene così impermeabile e si auto-protegge dagli agenti atmosferici.

Architect Msa Petra Gipp: espansione di un’ala del Museo Bruksgården di Höganäs

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La nuova ala del museo Bruksgården di Höganäs, Svezia, costruita in mattoni e calcestruzzo nel 2016, si inserisce delicatamente nel contesto circostante aprendosi verso l’esterno con ampie vetrate e unisce elementi della tradizione – i mattoni, il tetto a falde – con linee geometriche moderne. Molte parti del manufatto – i telai delle finestre, la grande scala interna e alcuni pannelli esterni - sono stati realizzati in legno, nell’intento di creare un’atmosfera calda e rilassante. La scala è stata concepita quasi con l’intento di realizzare una scultura, in armonia con le caratteristiche dell’elegante giardino esterno, anch’esso abbellito da elementi scultorei. Il connettivo verticale perde così la mera funzione di collegamento dei diversi livelli dell’edificio trasformandosi in un vero e proprio spazio da vivere che stimola la socializzazione.

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Non resta che attendere il 28 novembre 2017 per conoscere il nome del vincitore del “Kasper Salin Prize”, che sarà rivelato durante una cerimonia al Cirkus di Stoccolma.

Rita Maggi

Rita Maggi Architetto

Fortemente attratta dal settore della bioedilizia, ritiene che l’architettura non debba essere solo un riparo, ma uno spazio di benessere psicofisico. Dinamica ed estroversa, ama seguire la moda, visitare mostre d’arte e viaggiare. Parigi è la sua città del cuore.