Edificio Salvatierra. Sostenibilità per il programma Cepheus - Casa Passiva

Edificio-salvatierra

A Rennes è stato realizzato l’unico edificio francese inserito nel programma europeo Cepheus–Casa Passiva. L’edificio, denominato Salvatierra e progettato da Jean–Yves Barrier, sfrutta molte delle tecniche per la climatizzazione passiva ed ospita 40 appartamenti da due a sei locali. Per evitare il ricorso
alla climatizzazione artificiale, gli accorgimenti di Barrier sono stati la progettazione di un edificio dalla forma compatta, un involucro ermetico che non lasci passare correnti d’aria, un buon isolamento termico realizzato con canapa e doppi vetri con intercapedine riempita di argon.

L’edificio Salvatierra, al di là delle sue ottime prestazioni energetiche, è interessante per l’integrazione tra tecnologie contemporanee e materiali tradizionali. La struttura è in calcestruzzo, quindi stabile ed economica. Le facciate nord, est ed ovest, sono realizzate in legno e fortemente coibentate. La facciata a sud è realizzata in blocchi prefabbricati composti di terra cruda e paglia compresse (bauge)

Per rientrare nello standard “Casa Passiva”, un edificio deve garantire il comfort termo igrometrico dei suoi occupanti senza ricorrere ai tradizionali sistemi di riscaldamento e consumando non otre 42 kWh/mq, ovvero il 75% in meno di un edificio convenzionale. Per rispettare i limiti imposti, il progettista ha adottato soluzioni di climatizzazione passiva progettando con accuratezza l’involucro in modo da non avere cospicue dispersioni termiche in inverno. In particolare, i blocchi di terra e paglia, consentono, con la loro grande massa termica, di contribuire alla regolazione della temperatura sia in estate che in inverno e gli 8 cm di fibra di canapa riducono gli scambi termici tra interno ed esterno. Gli infissi, con vetri di 4mm di spessore hanno un’alta trasmissione e bassa emissività e hanno un’intercapedine riempita di argon per aumentare il potere isolante.

Dato l’involucro ermetico, un sistema di ventilazione artificiale si dimostra indispensabile. Ma quello progettato da Barrier è dotato di uno scambiatore di calore di efficienza pari all’80% che recupera il calore dall’aria usata e lo utilizza per pre–riscaldare l’aria che viene immessa nell’edificio.

Foto | Archiguide
















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.