L’utilizzo delle alghe come isolante termico per la Modern Seaweed House

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Su un’isola della Danimarca sorge la Modern Seaweed House, abitazione in cui le alghe sono usate come isolante termico per il tetto, rendendo il progetto un ottimo esempio di integrazione tra bioarchitettura e caratteristiche specifiche del territorio. L’isola danese di Læsø si trova nella striscia di mare, nota come Kattegat, che divide la Svezia dalla Danimarca. Si estende per circa 114 kmq di cui due terzi sono riservanaturale ed il suo paesaggio è caratterizzato da sabbia e brughiere: la cronica carenza di alberi ha fatto sì chegli abitanti imparassero ad utilizzare quanto l’isola offriva loro in abbondanzaovvero le alghe che quotidianamente si depositavano sulla spiaggia.

Alghe e architettura: la BIQ House con facciata bioreattiva

Secondo la tradizione locale, le alghe venivano fatte essiccare e poi utilizzate per realizzare le abitazioni dei pescatori.
Nell’intento di recuperare e far conoscere queste antiche tecniche di lavorazione, l’associazione no–profit Realdania Byg si rivolge allo studio danese Vandkunsten, artefice del progetto della Modern Seaweed House, la cui inaugurazione si è svolta lo scorso 4 luglio.

Modern Seaweed House unisce dunque saperi tradizionali a nuove tecniche di bioarchitettura: le alghe sono un ottimo isolante termico, sono ignifughe, atossiche ed hanno una vita media di più di 150 anni, il che fa di loro un materiale edile dalle caratteristiche ideali, ecologico e sostenibile.

“Utilizzando le alghe nella costruzione, non solo assicuriamo la continuità di questa tecnica per le case storiche, ma abbiamo anche reintrodotto un materiale importante per l’edilizia moderna, ecologico, sostenibile e capace da solo di ridurre la CO2 ha dichiarato recentemente Jørgen Søndermark di Realdania Byg.

Come insegna l’antica tecnica, le alghe, una volta essiccate, vengono assemblate in una serie di cuscini che costituiranno il rivestimento esterno della struttura e faranno da isolamento ai pavimenti: nei casi in cui non debbano essere visibili, sono riposte in apposite cassette in legno grezzo. Ciascun cuscino viene poi agganciato ad una rete metallica posta sulla facciata.

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La suddivisione degli spazi interni è affidata a pareti rivestite con pannelli in legno: il centro dell’abitazione, pensata per due nuclei familiari, è dato da soggiorno e cucina a doppia altezza mentre le camere sono sistemate su soppalchi laterali. Il risultato, oltre ad essere un ottimo esempio di interazione con la natura, rappresenta nel modo migliore il legame ideale che esiste tra antichi saperi e nuove competenze.

Maria Leone

Maria Leone Architetto

Vive e lavora a Napoli, dove si interessa di progettazione e grafica, collaborando con siti del settore. Assieme a tre colleghe ha costituito un’associazione culturale per promuovere la cultura d’architettura. Sogna di imparare a cucinare, per la gioia del marito, figlia e cane!