Parco Portello: un'oasi verde alle porte di Milano

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Parco Portello è il nuovo parco situato nella zona nord–ovest di Milano, in corrispondenza dell’ex area industriale dell’Alfa Romeo. Un’oasi verde dalle forme sinuose e tondeggianti pensato da Charles Jencks e realizzato da Andreas Kipar, fondatore dello studio Land, autore internazionale di diversi progetti inerenti l’architettura del paesaggio. Questa grande area verde offre un magnifico momento di evasione dallo spazio caotico e fortemente antropizzato che la circonda. Si estenderà per una superficie di 80.000 mq una volta realizzato anche il boschetto e l’area dedicata alle attività sportive che connettono il parco agli edifici residenziali limitrofi.

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ATTENZIONE ALLA MEMORIA DEL LUOGO
Le forme dell’oasi sono concepite per richiamare il dinamismo e la vitalità che un tempo animava questo luogo, occupato dagli stabilimenti di una delle industrie automobilistiche italiane d’eccellenza, oggi rimodellato per offrire al cittadino nuovi spazi in cui praticare sport, giocare, passeggiare tra il verde che avvolge completamente, tanto da dimenticare di trovarsi ancora a Milano.

Le alte dune di terra di Parco Portello infatti permettono di abbattere i rumori provenienti dalle grandi arterie stradali che circondano il parco e di coprire alla vista gli imponenti palazzi residenziali, permettendo di godere di una vista vegetale a 360 gradi.

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Il rimando morfologico al vicino Monte Stella di Piero Bottoni, collinetta formata dai detriti dei bombardamenti della Seconda guerra Mondiale, comunica la volontà di mantenere un dialogo con il contesto e la storia del quartiere.

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IL RITMO DEL TEMPO
Il disegno di Parco Portello si articola intorno a tre spazi principali che simboleggiano tre diversi momenti temporali: la Preistoria, la Storia e il Presente.

Le diverse pendenze e quote del parco verde permettono di scoprire la città da punti di vista inediti.
Procedendo verso l’alto attraverso gli anelli della collina si può godere della vista delle Alpi protetti dall’ombra di giovani pini silvestri.

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Il Giardino del Tempo è la zona più riservata, marcata da un percorso a scacchiera che conta, non a caso, 365 tessere bianche e nere, nonché lastre d’acciaio su cui sono incisi i mesi dell’anno e altri richiami legati al tempo.




Nancy Da Campo

Nancy Da Campo Architetto

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