Il fattore medio di luce diurna e la superficie finestrata

Il fattore di luce diurna è un parametro utile a valutare l’illuminazione naturale all’interno di un ambiente confinato. Il fattore di luce diurna è un parametro riconosciuto dalla normativa italiana in ambito di edilizia residenziale, scolastica ed ospedaliera nel Decreto Ministeriale Sanità 5/7/75, Decreto Ministeriale 18/12/75 e Circolare Ministeriale Lavori Pubblici n.13011, 22/11/74.

CRITERI E STRATEGIE PER L'ILLUMINAZIONE OTTIMALE DEGLI AMBIENTI

A COSA SERVE IL FATTORE DI LUCE DIURNA

La definizione del fattore di luce diurna è volto ad assicurare condizioni di illuminazioni adeguate alla destinazione d’uso e costanti, cioè indipendenti dall’ora del giorno e dal periodo dell’anno.

COME SI CALCOLA IL FATTORE DI LUCE DIURNA

Il fattore di luce diurna, abbreviato come FLD, è una grandezza adimensionale che si calcola come il rapporto fra l’illuminamento misurato in un punto specifico dell’ambiente interno e l’illuminamento misurato all’esterno su una superficie orizzontale che vede l’intera volta celeste senza ostruzioni in condizioni di cielo coperto.

IL FATTORE MEDIO DI LUCE DIURNA

Per valutare meglio l’illuminazione di un intero locale, senza limitarla alla valutazione dell’illuminazione di un unico punto del locale (dato fornito dal fattore FLD), la normative fa ricorso al fattore medio di luce diurna FLDm, mediato su più punti di misura dell’ambiente interno in rapporto con l’esterno.

In particolare, l’articolo 5 del Decreto Ministeriale Sanità 5/7/75 stabilisce per le residenze che “Per ciascun locale d'abitazione, l'ampiezza della finestra deve essere proporzionata in modo da assicurare un valore di fattore luce diurna medio non inferiore al 2%, e comunque la superficie finestrata apribile non dovrà essere inferiore a 1/8 della superficie del pavimento.”

Il decreto chiama altresi a calcolare il rapporto tra superficie finestrata apribile ed area dell’ambiente in cui la finestra è collocata che tuttavia da solo non soddisfa i requisiti igienico sanitari e non necessariamente garantisce condizioni di illuminazioni confortevoli.