Edilizia e sostenibilità: il report dell’INBAR di Lucca

Lo scorso 18 maggio, con una conferenza promossa dall’Istituto Nazionale di BioARchitettura e patrocinata da Regione Toscana e Provincia di Lucca, è stato ufficializzato il report “Edilizia e sostenibilità - Rapporto sull'applicazione di criteri di sostenibilità nei regolamenti edilizi della Provincia di Lucca”. Scopo della ricerca voluta dall’INBAR di Lucca è stato quello di approfondire l’applicazione degli indirizzi nazionali e regionali relativamente alle norme per l’edilizia sostenibile, valutando una serie di parametri di sostenibilità energetica e ambientale. Il quadro generale che viene restituito dal report è piuttosto differenziato, anche alla luce del Regolamento Edilizio Unico Nazionale che le amministrazioni locali, nella loro funzione di pianificazione e regolamentazione dell’attività edilizia, devono recepire prestando attenzione all’incentivazione dello sviluppo sostenibile del territorio e all’aumento della sostenibilità ambientale ed energetica.


I 33 Comuni del lucchese hanno mantenuto un atteggiamento eterogeneo rispetto alle normative vigenti sul tema della sostenibilità. Il report dell’INBAR di Lucca infatti mette in evidenza come nella provincia vi siano Comuni particolarmente sensibili al tema, che al di là della mera applicazione di parametri e restrizioni, hanno intrapreso una strada autonoma, calibrando il regolamento alla realtà locale.
Se a livello nazionale, molta parte dei problemi legati all’edilizia sostenibile si gioca sul piano delle certificazioni energetiche e dei livelli di performance degli immobili, alla scala comunale il settore edilizio è molto più vincolato a norme restrittive e contraddittorie, che spesso limitano le azioni degli enti locali laddove questi dovrebbero trovare il giusto equilibrio tra bisogni sociali, attività economica e tutela dell’ambiente.

L’analisi ha valutato l’Indice di Sostenibilità Edilizia dei Comuni attribuendo un punteggio ( da 0 a 5) in base al grado di recepimento di parametri di sostenibilità energetica e ambientale, alla trattazione dei singoli requisiti e alla previsione di incentivi.

La tematica più diffusa è quella legata al ricorso delle fonti rinnovabili, presente nell’88% dei regolamenti, ma ancora scarsamente incentivato dato che solo il 39% dei comuni prevede nei fatti delle agevolazioni.

Per quanto invece attiene ai Carichi Ambientali, i temi più trattati sono la gestione delle acque meteoriche per un 79% dei regolamenti e il recupero delle acque grigie affrontato nel 52% dei regolamenti.
Meno interesse viene mostrato nei confronti dei temi della qualità ambientale esterna e della qualità dell'ambiente interno che vengono trattati al massimo nel 20% dei regolamenti dei Comuni della provincia, ma promossi con incentivi solo nel 10% dei casi.

Dato da non trascurare è quello legato alla popolazione interessata, ovvero la dimensione dei vari Comuni: risulta infatti che il 50% dei cittadini della provincia è concentrata nei 3 comuni di Lucca, Viareggio e Capannori, i cui Indici di Sostenibilità medi sono molto discordanti fra loro. Fatta eccezione per Capannori (2,23), nota alle cronache come comune più virtuoso della provincia per l’impegno profuso nel raggiungimento dell’obbiettivo “Rifiuti Zero”, le altre due Amministrazioni si mostrano ancora molto carenti e potrebbero agire con azioni e programmi mirati per incidere maggiormente sulla qualità edilizia in termini di ecosostenibilità e biocompatibilità.
Dunque quello che emerge è ancora uno scollamento tra quanto indicato dalle buone pratiche, dalle innovazioni tecnologiche, dalla richiesta generale di maggiore sicurezza e sostenibilità degli edifici e quanto realmente promosso dagli enti locali preposti. Tale scollamento sarebbe superabile non con il recepimento del Regolamento Edilizio Tipo Nazionale dai integrare con criteri e parametri prestazionali di tipo energetico e ambientale, ma anche con una crescita delle competenze di chi quei Comuni li governa, di chi progetta e costruisce edifici sul territorio e sensibilizzando i cittadini sui temi dell’ecosostenibilità del costruito, stimolando stili di vita ecologici e promuovendo azioni virtuose.

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