Architettura vernacolare dell'isola di Samoa: la casa rotonda o fale tele

La Fale tele o “casa rotonda” è un tipo costruttivo caratteristico dell’isola di Samoa, arcipelago del Pacifico meridionale che fa parte della regione della Polinesia. Esemplare unico di architettura vernacolare asiatica, è una costruzione circolare che nella sua espressione originaria è costituita di materiali naturali: si tratta di una struttura aperta, priva di muri, formata da uno scheletro ligneo che sorregge un tetto a cupola. 

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I MATERIALI DELLA CASA ROTONDA O FALE TELE

Pali e colonne di legno costituiscono il sistema portante, corallo, sabbia e lava formano il basamento circolare, foglie di canna da zucchero o di palma sono usate per la copertura, infine in fibra di cocco sono le tipiche legature degli elementi lignei. Per difendere la privacy, ma anche per protezione dall’irraggiamento e dalle intemperie, è consueto il ricorso a particolari sistemi di oscuramento chiamati pola, che consistono in foglie di palma intrecciate a chiudere i lati aperti della struttura.

Sono questi i materiali solitamente impiegati per un’architettura la cui costruzione richiede l’apporto di tutta la famiglia, e spesso anche delle famiglie dei villaggi vicini. La funzione a cui la casa rotonda è destinata varia a seconda delle esigenze dei proprietari: da abitazione privata a residenza per gli ospiti a sala per le riunioni di famiglia, l’inaugurazione della costruzione è una grande cerimonia celebrata da un membro della cooperazione dei costruttori di Samoa. In origine la fale tele era usata per la conservazione di cibi e bevande, oggi le piccole strutture ricettive costruite ex novo sulle spiagge sono destinate all’accoglienza turistica.

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LA STRUTTURA DELLA CASA ROTONDA O FALE TELE

La costruzione ha un’anima centrale portante, formata da tre pali lignei affiancati per sostenere una trave di colmo, a sua volta retta da un’impalcatura provvisoria a cui è legato l’arco centrale del tetto in fibra di cocco o di canna da zucchero. All’arco centrale si affiancano poi, da una parte e dall’altra, le due porzioni ricurve del tetto che conferiranno alla copertura il suo definitivo inviluppo a cupola. Queste porzioni sono sostenute da impalcature provvisorie, che servono per introdurre l’anello esterno dei sostegni in pali lignei. Infine, sul supporto in fibra di cocco del tetto, si adageranno due strati successivi di foglie di canna da zucchero o di palma, a costituire l’involucro finale di copertura della cupola. Il basamento circolare è circondato da pietre per allontanare gli insetti dallo spazio interno calpestabile.

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La particolarità costruttiva della casa rotonda tradizionale consiste nel fatto che gli elementi lignei di sostegno sono legati, tra loro e ai materiali di finitura, senza il ricorso alle tradizionali chiodature di produzione industriale ma attraverso legacci in fibra di cocco (afa) creando pattern originali e spesso complessi. Si stima che per costruire una fale tele tradizionale sia necessaria una lunghezza di 30.000-50.000 piedi di filo di afa (non metri, ma chilometri!) e molti mesi di lavoro.

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Alcune moderne fale tele sostituiscono ai materiali tradizionali il cemento per il pavimento, la lamiera ondulata per la copertura e il graticcio per le pareti. Così appaiono oggi alcuni esemplari di fale tele dei villaggi samoani in cui vive la maggior parte della popolazione a basso reddito dell’isola. 

Fonte | J. May, Architettura senza architetti, guida alle costruzioni spontanee di tutto il mondo, Rizzoli, 2010. 

Barbara Brunetti

Barbara Brunetti Architetto

Architetto e dottoranda in Restauro, viaggia tra la Puglia e la Romagna in bilico tra due passioni: la ricerca accademica e la libera professione. Nel tempo libero si dedica alla lettura, alla grafica 3d, e agli affetti più cari. Il suo sogno nel cassetto è costruire per sé una piccola casa green in cui vivere circondata dalla natura.