Decreto “Risorse destinate a ciclovie urbane”: stanziati oltre 137 milioni

Decreto risorse ciclovie italiane

Il Ministero dei Trasporti investirà 137 milioni di euro nelle ciclovie italiane. A confermarlo è il Decreto “Risorse destinate a ciclovie urbane” del 12 Ottobre 2020. Gli interventi riguarderanno la progettazione e realizzazione di ciclovie urbane, ciclostazioni e ulteriori interventi per la sicurezza della circolazione ciclistica cittadina.

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La proposta milionaria per le ciclovie urbane, è stata dettata anche da esigenze sopravvenute all’emergenza sanitaria, tanto è che si parlava di questo importante investimento “[…] nell’ottica di contenere gli effetti sul traffico derivanti dal distanziamento fisico richiesto dal COVID”. Infatti dopo il lockdown per Covid e gli strascichi che ne sono derivati in ogni settore, compreso quello delle infrastrutture e dei trasporti, a Ottobre il grosso investimento nelle infrastrutture ciclabili è diventato realtà! Già, perché la mobilità dolce è un argomento che non solo in Italia ma in tutto il pianeta è stato considerato essenziale da trattare per la ripresa delle città durante e dopo le emergenze sanitarie: lo hanno previsto anche i noti urbanisti statunitensi in un loro piano per la ripartenza post Corona virus.

In Italia il Decreto “Risorse destinate a ciclovie urbane” stanzia oltre 137 milioni di euro per le ciclovie italiane. Dei 137 milioni di euro da destinare alle ciclovie italiane, 51,4 milioni saranno investiti nel 2020 e 85,8 nel 2021.

Paolo Gandolfi, uno dei deputati della IX Commissione (Trasporti, Poste e Telecomunicazioni) della Camera, che anni fa aveva seguito l’attuazione della Legge quadro sulla mobilità ciclistica (L. 2/2018) ha detto:

“Mi conforta vedere che la base su cui poggia questo Decreto Ministeriale siano i finanziamenti del 2016 e la legge sulla ciclabilità del 2018 che ho seguito personalmente e che volevo servissero proprio a chi usa la bicicletta tutti i giorni per andare a lavorare e studiare. Spero però che con i finanziamenti europei del piano Von Der Leyen, la tanto attesa riconversione ecologica riguardi anche la mobilità e metta sul tavolo ulteriori risorse.”

Decreto “Risorse destinate a ciclovie urbane”: i fondi per ogni regione

Il recente Decreto "Risorse destinate a ciclovie urbane" prevede che i Comuni sede legale di un’istituzione universitaria godranno di una maggiorazione alla propria quota di risorse, pari a 4,2 milioni di euro: questo al fine di implementare le attività di progettazione e realizzazione di infrastrutture ciclabili e ad esempio favorire lo scambio di collegamenti tra i poli universitari e le stazioni ferroviarie sempre mediante mezzi a pedali.

La suddivisione e l’ammontare delle risorse arriva come applicazione della “Legge quadro sulla mobilità ciclistica” (L. 2/2018) e delle leggi di stabilità del 2016 e del 2020.

Tabella risorse destinate a ciclovie urbane per regione

Secondo quanto previsto dal Decreto "Risorse destinate a ciclovie urbane", gli assegnatari saranno le Città Metropolitane (30%), i Comuni capoluogo di Città Metropolitana (40%), Provincia o Regione, e i Comuni con più di 50.000 residenti (27%). Una piccola parte stimata come il 3% delle risorse totali sarà stanziata per alcuni comuni con popolazione inferiore ai 50.000 residenti.

Inoltre vi è un secondo criterio, di premialità, riguardante gli enti territoriali che abbiano già adottato o approvato il proprio PUMS (Piano Urbano della Mobilità Sostenibile),  in applicazione del D. Min. Infrastrutture e Trasp. 04/08/2017, n. 397.

Ai fini di quello che viene definito “riequilibrio territoriale”, teso a ridurre il divario infrastrutturale tra le regioni italiane, è stato infine preso in considerazione di incentivare lo stanziamento delle risorse nelle Regioni del Mezzogiorno, tanto che la ripartizione finale, stabilita congiuntamente con gli Enti territoriali, prevede risorse 45,9 milioni di euro saranno alle regioni del Sud e 87,1 milioni di euro alle regioni del Centro e del Nord.

Le tempistiche degli interventi

Il Decreto “Risorse destinate a ciclovie urbane” per gli interventi di potenziamento della rete ciclabile italiana, prevede la seguente tempistica di interventi:

Entro 22 mesi a partire dalla pubblicazione del Decreto di stanziamento risorse sulla Gazzetta Ufficiale (10 Ottobre 2020) gli enti beneficiari dei finanziamenti dovranno realizzare i propri interventi.

Entro i successivi 2 mesi dalla realizzazione degli interventi, e comunque non oltre 24 mesi dalla suddetta data, gli enti beneficiari dei finanziamenti dovranno inviare al MIT la rendicontazione relativa all’intervento finanziato.

La mancata ultimazione dell’intervento finanziato, la mancata rendicontazione entro i termini previsti, o altre carenze valutate caso per caso, potranno determinare la revoca di un finanziamento già assegnato.

Esempi virtuosi di viabilità ciclistica

In Italia ogni fine anno vengono stilati diversi rapporti sulla mobilità sostenibile in tutte le sue varianti e quello di Euromobility è uno dei più esaurienti.

È evidente che i progetti di ciclovie non riguardano una singola città bensì fanno parte di un progetto più ampio che collega, in maniera ottimale sotto il punto di vista dell’ecosostenibilità e dell’abbattimento del traffico urbano, più località e territori ad esse annessi. È il caso per esempio della ciclovia dell’Acquedotto Pugliese, del Grande Raccordo Anulare delle bici a Roma o VENTO (acronimo di VEN che sta per Venezia, e TO per Torino), per citare alcuni esempi in corso di completamento e alcuni dei quali probabilmente potranno anche usufruire di ulteriori aiuti grazie proprio agli stanziamenti economici del nuovo Decreto per le ciclovie.

Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.