La domotica a portata di tutti. Intervista agli ideatori di Powahome

L'app per la domotica da smartphone Powahome.

Michele e Pasquale Longo sono gli ideatori di Powahome, un sistema domotico che può essere installato rapidamente, senza modifiche all'impianto elettrico esistente né lavori di ristrutturazione. Il sogno per gli appassionati di domotica che hanno un budget ridotto e non intendono ristrutturare casa.

Michele e Pasquale, 27 e 29 anni, hanno partecipato al Programma di Accelerazione di LUISS ENLABS, uno degli acceleratori di impresa più grandi d'Europa e con Powahome hanno recentemente vinto il premio “Klimahouse Startup Award”.

Abbiamo intervistato Michele perché la sua idea rende la domotica alla portata di tutti e l’ha concretizzata in un prodotto facile da installare e a basso costo.

Michele e Pasquale Longo sono gli ideatori di Powahome.

Antonia: Cosa ti ha spinto a ideare Powahome?
Michele: Mio fratello ed io siamo sempre stati degli “smanettoni” e un paio di anni fa, nella nostra casa di Torino, abbiamo progettato e realizzato un letto a soppalco per avere più spazio per lavorare alle nostre idee. Ma puntualmente la sera mio fratello saliva le scale, andava a letto e quando era già sotto le coperte si ricordava di dover spegnere il lampadario della camera.
Dopo esserci guardati intorno e aver scoperto che il mercato non offriva una soluzione che fosse di facile installazione ed economicamente accessibile, abbiamo iniziato a lavorare su un dispositivo per collegare gli interruttori già presenti in casa con lo smartphone. 
Powahome nasce così: da un’esigenza personale e dall’assenza sul mercato di soluzioni adeguate.

A: Non si inventa un prodotto del genere senza delle conoscenze specifiche. Qual è il tuo background?
M: Mio fratello Pasquale è laureato in ingegneria elettronica, io in architettura. Lui si è occupato della progettazione della scheda elettronica del dispositivo mentre io, mettendo a frutto le mie conoscenze di modellazione tridimensionale, ho progettato e stampato in 3D il primo prototipo dell’involucro.

A: Domotica è comodità, convenienza economica e risparmio energetico. In media quanto in meno consuma un'abitazione dotata di un impianto domotico rispetto ad una che ne è sprovvista?
M: La norma EN15232 relativa proprio ai sistemi di automazione e controllo, quantifica il risparmio energetico collegato all’installazione di un sistema domotico su impianto tradizionale in un valore percentuale compreso tra il 27% e il 29%. Fino ad oggi, abbiamo installato i primi dispositivi Powahome sia in ambito residenziale che lavorativo ed in entrambi i casi abbiamo riscontrato una riduzione dei consumi elettrici. Nello specifico, per un impianto elettrico domestico, in media, il risparmio varia tra il 20-25% mentre si attesta anche al 35-40% per gli edifici non abitativi. Uffici, spazi di coworking, strutture ricettive e ospedali con un sistema come il nostro riescono a ridurre i consumi grazie al controllo, da un unica postazione, di tutte le utenze elettriche di un edificio.

A: Quali sono i fattori che frenano il mercato della domotica italiano dal crescere più di quanto stia facendo ora?
M: Di domotica si parla almeno dagli anni ‘80-‘90 del secolo scorso. Ma chi vuole installare un sistema domotico deve affrontare una spesa molto elevata, nell’ordine di 10-15 mila euro per un appartamento medio di 90mq. Questa spesa è dovuta alla progettazione dell’impianto, al costo elevato dei numerosi dispositivi da installare e ai lavori di muratura, necessari dovendo modificare gli impianti elettrici. Altro fattore spesso sottovalutato è che gli elettricisti, per installare sistemi di domotica tradizionale devono seguire corsi di aggiornamento, spesso anche a pagamento. Questo è il motivo per cui, anche avendone la possibilità, non sempre è semplice trovare degli installatori abilitati che sappiano installare e configurare i sistemi di domotica tradizionale.

A: In cosa si differenzia Powahome da un normale sistema domotico?
M: Powahome è un dispositivo che, installato negli interruttori esistenti, consente il controllo remoto di luci e tapparelle avvolgibili tramite un’app per smartphone. 
A differenza dei normali sistemi domotici si installa in un pomeriggio senza necessità di lavori di muratura e senza dover fare modifiche all’impianto elettrico. Inoltre Powahome non necessita di centraline aggiuntive da installare e configurare, in quanto utilizza la rete WiFi già presente per la connessione internet.

A: Come si installa Powahome?
M: Il sistema è stato pensato fin dall’inizio per essere di semplice installazione: basta aprire la cassetta elettrica, staccare i cavi precedentemente collegati all’interruttore e collegarli al dispositivo Powahome, richiudere la placca sulla cassetta e il gioco è fatto! La configurazione si fa direttamente dallo smartphone e in 3 semplici passi il dispositivo è online.
L’installazione deve essere effettuata da elettricisti abilitati perché si tratta di aggiungere un dispositivo all’interno dell’impianto elettrico, ma è stata pensata per essere così semplice che l’elettricista non dovrà seguire alcun corso di aggiornamento, gli basterà dare un’occhiata al manuale d’istruzioni di Powahome. Il dispositivo ha tutte le carte in regola per essere già installato su tutti gli impianti elettrici domestici perché ha superato con successo 3 mesi di test che gli hanno garantito di ottenere la marchiatura CE di sicurezza elettrica.

Il dispositivo domotico Powahome

A: Per capirci... quanto è grande il dispositivo da installare nelle prese elettriche?
M: Il dispositivo è stato ingegnerizzato per poter essere inserito all’interno della cassetta elettrica classica (tipo 503) dietro un tasto inutilizzato, quindi le dimensioni dovevano necessariamente essere molto contenute. Siamo riusciti a renderlo piccolo come una scatola di fiammiferi.

A: Con l'app si possono controllare le luci e le avvolgibili della casa. Ci sono degli altri dispositivi che avete in programma di rendere controllabili da remoto? Penso al forno, la lavatrice, ma anche la macchinetta del caffè.
M: Abbiamo già in programma altri due oggetti su cui inizieremo a lavorare assiduamente entro qualche mese, ma per il momento non posso svelare altro. Ciò che posso affermare con certezza è che tutti i prossimi dispositivi seguiranno la nostra idea di domotica: di facile installazione, accessibile e integrata.

A: Come si evolverà Powahome nel prossimo futuro? Idee di crescita?
M: Dopo una prima fase beta, abbiamo già venduto il nostro sistema sia a clienti privati che business e stiamo stringendo importanti partnership per la distribuzione. L’obiettivo quindi è continuare a premere sull’acceleratore e andare sempre più veloci. Per farlo, abbiamo bisogno di investimenti, che serviranno principalmente per affrontare le spese iniziali per la produzione industriale dei dispositivi e scalare a livello nazionale e internazionale.

Inoltre, proprio in questi giorni, stiamo lavorando all’integrazione con i dispositivi di controllo vocale che sono già largamente diffusi all’estero (Amazon Echo, Google Home, ecc. ) e che nei prossimi mesi invaderanno anche le nostre case. Attualmente questi sistemi, pur ricevendo il comando vocale dall’utente non possono trasmetterlo all’impianto elettrico. Powahome è il tassello abilitante che permette a dispositivi come questi di interagire con l’impianto elettrico già presente in casa.