La Banca della Terra: contrasta l’abusivismo edilizio e favorisce l’agricoltura

È stata recentemente istituita in Puglia la Banca della Terra, una novità dal punto di vista della lotta all’abusivismo edilizio che si contrappone ad esso con un’azione contraria e inclusiva.

L'istituzione della Banca della Terra è prevista nelle norme approvate oggi all'unanimità dal Consiglio Regionale pugliese il 16 Maggio scorso per favorire l'accesso dei giovani all'agricoltura e contrastare l'abbandono dei suoli.

La banca della terra di un database informatico open source, aggiornato di continuo e comprendente tutti quei cosiddetti “immobili fantasma”, cioè i terreni e i fabbricati rurali, completo di dati catastali identificativi. Entro 9 mesi dall'entrata in vigore della legge gli Assessorati regionali al Demanio e Patrimonio ed alle Risorse agroalimentari individueranno i terreni agricoli di proprietà della Regione e degli enti da essa controllati per l'affidamento in concessione o locazione a chiunque abbia voglia di intraprendere una attività agricola.

Gli obiettivi della Banca della Terra

  • Incentivare il recupero a uso produttivo dei terreni agricoli incolti o abbandonati;
  • Favorire l’accesso dei giovani all'agricoltura;
  • Contrastare l'abbandono dei suoli.

Come funziona la Banca della Terra

La Banca della Terra consisterà in un elenco informatico aggiornato e accessibile al pubblico in cui saranno individuati terreni e fabbricati rurali insistenti. Ogni “immobile fantasma” sarà dotato dei relativi dati catastali identificativi e di altre informazioni utili alla sua identificazione.

Gli assessorati al Demanio e alle Risorse Agroalimentari della Regione Puglia individueranno i terreni agricoli di proprietà regionale e di quegli enti sotto il controllo regionale con l’obbiettivo di cederli in comodato d’uso o in affitto a coloro che abbiano intenzione di avviare un’attività agricola.

I tempi saranno i seguenti:

  • 90 giorni per l'adozione di apposito regolamento da parte della giunta regionale;
  • 270 giorni per l’individuazione dei beni;
  • entro 180 giorni dall’approvazione del regolamento ciascun comune interessato dovrà: 
    - individuare i terreni agricoli da assegnare ai richiedenti;
    - effettuare il censimento dei terreni incolti o abbandonati;
    - effettuare il censimento dei fabbricati rurali insistenti di proprietà privata.

Se le amministrazioni comunali incaricate risultassero non in grado o avessero la volontà di censire i terreni, la Regione avrà facoltà di nominare un commissario sostitutivo per assolvere alle necessità dettate dal regolamento.

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Il progetto della Banca della Terra nasce a scala nazionale, e regione per regione si sta deliberando per rendere possibili i censimenti aggiornati dei beni.

In Italia si è partiti con i primi 8.000 ettari di terreni detenuti da Ismea, tutti attualmente coltivati, ma i numeri sono variabili. Nel database sarà possibile reperire i terreni degli enti pubblici che sottoscriveranno convenzioni con l’ente economico del Ministero delle Politiche Agricole.

A fine Marzo è stato stimato che in Puglia i terreni da mettere a disposizione fossero già 42 per un totale di 1.356 ettari.

Mariangela Martellotta

Mariangela Martellotta Architetto

Architetto pugliese. Prima di decidere di affacciarsi al nascente settore dell’Ecosostenibilità lavorava nel settore degli Appalti Pubblici. È expert consultant in bioarchitettura e progettazione partecipata. Opera nel settore della cantieristica. È membro della Federazione Speleologica Pugliese.