Gioielli d’artista: l’ispirazione viene dalla Natura

Originalità, artigianalità e qualità caratterizzano le opere di Pasqualina Tripodi in arte Pasly. Maestra orafa di professione, Pasly è un’artista fortemente legata alla sua terra natia, la Calabria, da dove tutto inizia e dove la sua avventura continua ad alimentarsi di nuove ispirazioni che vengono dalla natura e da una smaniosa creatività con cui dà vita a gioielli unici.

Forme essenziali, materiali dalla primitiva bellezza: sassi, ramoscelli, pigne, unite alla preziosità di pietre e minuterie. Oggetti trovati per caso e assemblati con cura certosina per tornare a vivere nei gioielli d’artista di PaslyArtDesign, che ha fatto dell’amore e del rispetto per Madre Natura il suo mantra e la sua fonte di ispirazione.  I suoi pezzi di artigianato rimandano a culture arcaiche e a territori primitivi lontani dalla vita urbana.

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Tutto nasce in Calabria dove, ancora bambina, Pasly si lasciava affascinare dal portagioie della nonna e dal suo luccicante contenuto. Quel curiosare quotidiano l’ha condotta ad intraprendere gli studi da orafa e a guardare al gioiello non come oggetto di pura vanità, ma come opera d’arte carica di significati. Forte di una formazione solida e di una grande passione per il suo mestiere, Pasly è riuscita subito ad affermarsi lavorando in un'azienda orafa valenzana per importanti marchi dell’alta gioielleria come de Grisogono, Ralph Lauren e John Richmond.

Da oggetti naturali a opere d’arte artigianali

Un pezzo di legno o di metallo, una pietra trovata per strada si saldano per creare qualcosa di nuovo che trova valore nella creatività dell’artista-orafa e nello stupore dell’osservatore. Non è un caso che questi monili abbiano conquistato uno spazio nel Padiglione Italia di Expo Milano 2015, dove è stata esposta la collezione “The Queen”, oltre che l’attenzione di nomi illustri della moda e dello spettacolo, come Ornella Vanoni, Marta Marzotto e la stilista Giuliana Cella.

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Studio, ricerca e una vocazione umanistica e ambientalista porta all’elevazione della materia povera allo stato di materiale nobile, attraverso l’assemblaggio e il miscuglio di colori, oggetti e tecniche differenti. E allora ecco che con pochi sassi, qualche frammento di legno e terracotta, Pasly riesce ad inventare una collana dal gusto tribale che arricchirebbe anche il più semplice abito. Due pigne, foglie di camelia e qualche perla danno forma ad un paio di orecchini, due frammenti di jacaranda sono ricamati con fili d’oro e di cotone per incorniciare un volto. Un ramoscello ritorno, una conchiglia e una perla sono assemblati per dare forma alla spilla “Doni del mare”.

Contemplare le forme naturali, esaltare un ideale di bellezza pura, tutelare la complessa armonia tra uomo e creato e dare voce ad una volontà di riscatto dell’opera umana e a quel mondo del “fare”, tecnico e artistico, che tempo fa trovava largo spazio nel nostro Paese: questa è la missione dei gioielli di Pasly.