Villa Amanzi: il design moderno incontra natura e sostenibilità

Villa Amanzi, progettata dallo studio Original Vision, è una meravigliosa residenza moderna situata nell’esclusivo promontorio di Cape Sol, sulla costa occidentale di Phuket, in Thailandia. È una villa di circa 800 mq, incastrata nella roccia che gode di una vista spettacolare sul Mar degli Andaman. Il design della villa, nella sua totalità, è ultramoderno e il gioco dei volumi fa ricordare Fallingwater, la famosa casa sulla cascata di Frank Lloyd Wright, con un accenno alle opere di Mies Van Der Rohe e di Glenn Marcutt.

Il progetto di Villa Amanzi

Il concept di Villa Amanzi parte dallo studio del luogo. La residenza nasce su una porzione di terreno che sporge dal promontorio di Cape Sol e che si riversa sul mare. A nord il lotto è limitato da una parete rocciosa con sporgenze irregolari, mentre nelle altre direzioni si hanno strapiombi, natura incontaminata e mare. Il sito è raggiunto da un’unica via di comunicazione che segue la parete rocciosa del promontorio e che unisce le ville che sorgono in quel luogo incantato.

panoramica di villa Amanzi

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Villa Amanzi si sviluppa a ridosso della parete rocciosa e gli spazi interni sono organizzati su tre livelli che si adeguano completamente alla difformità del sito. I corpi principali della residenza sono due, uno parallelo al costone roccioso e l’altro perpendicolare ad esso. Mentre gli ambienti principali sono contenuti al primo e al terzo piano in entrambi i blocchi, al secondo piano si trovano solo una sala da pranzo e un open space, completamente aperto, che da una parte unisce gli ambienti della residenza, dall’altra costituisce una liason tra il giardino posteriore, quello anteriore e la spettacolare veduta che si apre di fronte all’abitazione. In questa maniera, gli ambienti più intimi sono uniti ma separati allo stesso tempo da uno spazio di incontro che assurge al ruolo di agorà della residenza. Questa concezione spaziale spezza completamente l’organizzazione convenzionale che in genere si ritrova in una casa tradizionale. La piscina a sbalzo, al di sopra di un centro termale, conduce l’occhio umano a guardare obbligatoriamente verso il mare e completa il dinamismo di Villa Amanzi.

piante di villa Amanzi

Scorcio degli interni di Villa Amanzi

L’ingresso principale alla residenza avviene al secondo piano, dove oltre all’open space, alla sala da pranzo, ai due giardini e alla piscina, sono collocati la cucina e alcuni spazi accessori e di servizio. Scendendo le scale, che si trovano nel punto di congiunzione tra i due blocchi perpendicolari, si incontrano due camere da letto, un centro termale e una sala giochi. L’ultimo piano contiene uno studio, una stanza padronale e tre camere da letto con bagni annessi. Il complesso è coronato da ampie terrazze alle quali si accede attraverso porte scorrevoli completamente vetrate che, oltre a far godere a 360° il panorama, permettono un’areazione completa dell’intera abitazione.

villa amanzi e

Villa Amanzi, oltre ad essere un perfetto esempio di come la contemporaneità progettuale può sposarsi con la natura, risulta essere anche promotrice di un’architettura sostenibile. Cape Sol gode di un clima monsonico con correnti d’aria che soffiano prevalentemente in direzione est-ovest durante la stagione secca e in direzione nord-sud durante la stagione umida. Villa Amanzi, così, è stata concepita per poter essere areata ad ovest e a est evitando la progettazione degli impianti interni di condizionamento. Altri sistemi tecnologici sostenibili vanno a completare la funzionalità della residenza che risulta dotata di impianti per la raccolta dell’acqua piovana, impianti fotovoltaici e tetti molto isolati. La salvaguardia delle specie arboree esistenti permette la conservazione del sito originale e la piscina è stata concepita come vasca di acqua salmastra. Infine, oltre ai vetri a bassa emissione, il pavimento è stato realizzato completamente in bambù, nel rispetto della tradizione locale.

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Laura Bertelloni

Laura Bertelloni Architetto

Architetto e grafico, ama viaggiare, scrivere e cucinare. Alterna la sua attività al riciclo creativo. Già da piccola si divertiva a disegnare le case dei sogni per sua mamma, a pitturare il terrazzo dei nonni e a smontare la sua stanza, cambiando di continuo la disposizione dei mobili.