Raffrescamento naturale: risparmiare evitando gli impianti di climatizzazione. Ecco come

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Il raffrescamento naturale: una valida alternativa agli inquinanti sistemi di condizionamento dell’aria, si realizza in particolar modo attraverso tre accorgimenti: 1) Controllo della radiazione solare:

Veneziane, avvolgibili, tende esterne e frangisole: efficaci sistemi di schermatura dai raggi solari che consentono di bloccare i raggi prima che questi colpiscano i vetri. La radiazione solare infatti, se intercetta i vetri, entra nell’ambiente e la sua componente ultravioletta, rimanendo bloccata nel locale, ne provoca il riscaldamento.

Altre soluzioni architettoniche come falde sporgenti del tetto, consentono di controllare la radiazione solare incidente aumentando le zone d’ombra sulla facciata.
Anche pergolati e piante rampicanti riducono l’incidenza della radiazione solare sull’involucro edilizio. Utilizzando piante che perdono le foglie durante l’inverno è possibile garantire l’irraggiamento della facciata durante l’inverno quando gli apporti del sole sono importanti per ridurre l’utilizzo di impianti di climatizzazione.

2) Ventilazione naturale:

Per garantire la ventilazione naturale, è sufficiente prevedere sbocchi d’aria in alto ed ingressi d’aria in basso. Quanto detto è essenzialmente dovuto a due motivi:
Effetto camino: l’aria calda è meno densa di quella fresca e tende a salire verso l’alto. Il fenomeno è così chiamato perché i camini sono progettati proprio sfruttando il principio per cui i fumi caldi tendono a salire verso l’alto e sono pertanto facilmente incanalabili per essere condotti all’esterno;
Ventilazione incrociata: a causa della circolazione del vento, sui due lati opposti dell’edificio si crea una differenza di pressione che, se sono presenti finestre, provoca movimento d’aria.
La ventilazione naturale è fondamentale in estate quando il movimento d’aria, aumentando lo scambio di calore tra il corpo umano e l’ambiente, fornisce una sensazione di benessere.

3) Riduzione degli apporti interni:

Ridurre i carichi termici dovuti ad apparecchi illuminanti, elettrodomestici ed altro, può migliorare il comfort ambientale estivo. E’ opportuno che in estate, queste fonti di calore vengano utilizzate con moderazione ed intelligenza. Ecco un esempio: si pensi alle classiche lampadine ad incandescenza. L’80% dell’energia necessaria per il loro funzionamento, viene trasformata in calore. Sostituendo a questo tipo di lampade delle lampade fluorescenti, si risparmia energia e si riducono gli apporti di calore tanto fastidiosi in estate.

















Antonia Guerra

Antonia Guerra Ingegnere Edile ed Architetto

Architettura Ecosostenibile, che ha fondato durante gli anni universitari, è il suo piccolo gioiello. A Londra, dove vive, progetta case per ricchi signori londinesi. Nel tempo libero si aggira in bicicletta tra i grattacieli della City, organizza pic-nic e si dedica alla pittura ad acquerello.