Sughero a faccia a vista. Rivestirà il padiglione del Brasile per Expo 2015

Il sughero è l'unico isolante impiegato anche come rivestimento per facciate architettoniche, sfruttando al 100% le proprie potenzialità estetiche. I visitatori di Expo 2015 lo potranno ammirare a rivestimento del padiglione del Brasile, di cui in esclusiva, vi mostriamo le prime foto.

EXPO 2015: IL PADIGLIONE ITALIANO

Il primo utilizzo del sughero a faccia vista

Era l'anno 2000 quando si vide il primo edificio rivestito di sughero: e' stato esposto all'Expo di Hannover. La soluzione permetteva l’efficienza energetica della struttura senza trascurare l’espressione architettonica.

Per la prima volta, un isolante avrebbe mantenuto la propria identità, senza essere nascosto dietro uno strato di intonaco, dando vita ad una completa esperienza percettiva, fatta di cromie cangianti, coinvolgendo tatto e olfatto.

Caratteristiche tecniche del sughero in esterno

Come può il sughero essere utilizzato in esterno? Deve essere trattato? Queste domande trovano immediata risposta osservando quanto avviene in natura: il sughero, ovvero la corteccia della quercia, riveste il fusto di legno, proteggendo la pianta da intemperie, freddo, caldo e fuoco. Il sughero ha una struttura a cellula chiusa, le sue cellule sono insensibili all'acqua, ma traspiranti, resistenti al fuoco e sufficientemente elastiche da assorbire ogni tipo di shock termico.

Chiarite le caratteristiche intrinseche della materia prima, va però aggiunto che il solo sughero utilizzabile in esterno è quello tipo ICB, ovvero quello “bruno” o “tostato”, in quanto l'agglomerazione dei granuli è ottenuta esclusivamente tramite il processo termico di tostatura.

Infatti, solo attraverso le elevate temperature raggiunte durante la tostatura si ottiene un rilascio di suberina e sostanze cerose in quantità sufficiente ad agglomerare i granuli, senza dover aggiungere alcun tipo di collante.

L'assenza di collanti aggiunti garantisce l'uniformità di comportamento anchein caso di contatto con umidità ed acqua, caratteristica fondamentaleper garantire durabilità nell'impiego esterno.

I pannelli migliori per l’utilizzo a faccia vista sono più densi, e derivati da una più accurata selezione dei grani di corteccia; il tutto finalizzato ad avere una superficie più uniforme ed omogenea ed una maggior resistenza meccanica.

Detto questo, anche il pannello ICB standard può essere utilizzato in esterno senza alcun problema, come dimostrato dall'installazione realizzata ad Assisi, dallo studio n.o.v.a. civitas, risalente ad alcuni anni fa e ancora perfettamente efficiente.

 Installazione dellostudio n.o.v.a. civitas ad Assisi, foto Michele Milesi Installazione dellostudio n.o.v.a. civitas ad Assisi, foto Michele Milesi

Valore architettonico e realizzazioni

L'impiego del sughero ICB faccia a vista piace agli architetti di tutto il mondo perché è una soluzione naturale per personalizzare i volumi di un qualunque tipo di edificio. Rappresenta un'opportunità per caratterizzare un edificio, giocando su modularità, geometrie e spessori differenti, valorizzando la materia prima.

Tra i primi ad utilizzare questa soluzione è stato l'Arch. Alvaro Siza Vieira, che lo ha impiegato in diversi interventi, tra cui la prestigiosa cantina vinicola Quinta do Portal.

 Quinta do Portal Quinta do Portal

Gli architetti dello studio portoghese PMC Arquitectos lo hanno utilizzatoper rivestire la Cantina Logowines ad Evora. Sempre ad Evora è stato realizzato lo splendido e-cork hotel, una struttura ricettiva dove il sughero è protagonista in ogni dove.

 Logowines Logowines

 Ecork hotel Evora. Foto, Fernando Guerra Ecork hotel Evora. Foto, Fernando Guerra

In Italia, la prima installazione importante risale al 2012 ed ha interessato la cantina vinicola Derbusco Cives ad Erbusco (Franciacorta | BS)

 Cantina Derbusco Cantina Derbusco

Il sughero faccia a vista è una scelta sempre più interessante anche per edifici ad uso comunitario, formativo e sociale, per via dell'abbattimento dei costi di manutenzione. È il caso del Collegio Pedro Arrupe di Lisbona, un istituto scolastico omnicomprensivo, rivestito da 8 mila mq di pannelli di sughero.

 Collegio Pedro Arrupe, Lisbona. Collegio Pedro Arrupe, Lisbona.

Sul piano residenziale il sughero faccia a vista sta diventando una concreta realtà, anche per via dell'abbattimento di ogni futuro costo di manutenzione della facciata. A Montesilvano (PE), l'Arch Pierluigi Natalucci ha realizzato un cappotto termico in sughero faccia a vista su una moderna villa, realizzata con struttura in legno XLAM.

 Villa Montesilvano Villa Montesilvano

In altri casi, le facciate a vista vengono alternate a parti di facciata in sughero ICB intonacata.

 Villa di Besano Villa di Besano

Il sughero a faccia vista è una soluzione ideale anche per interventi di riqualificazione, come nel caso di questa villa degli anni 70, recentemente riqualificata.

 Villa Belas Villa Belas

Sughero faccia a vista all’Expo 2015

Dopo l'esperienza del 1998, il Portogallo rivestì il proprio padiglione di pannelli di sughero, anche ad Hannover, nel 2000, con un progetto dell'Arch.Alvaro Siza Vieira. E così fece anche nel 2010 all'Expo di Shangai.

 padiglione del Portogallo, Expo di Shangai 2010 padiglione del Portogallo, Expo di Shangai 2010

Immancabile la presenza del sughero a vista anche all'Expo 2015, dove sarà protagonista al padiglione del Brasile.

Il progetto iniziale, abbozzato dagli studi brasiliani Arthur Casas e Atelier Marko Brajovic, è stato poi perfezionato dallo studio di architettura e ingegneria milanese MOSAE, che ha scelto il rivestimento esterno in sughero faccia a vista, anche per soddisfare le linee guida di EXPO sul riutilizzo dei materiali a fine evento.

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 Padiglione del Brasile, dettagli del pannello di sughero alternato ad acciaio Corten. Padiglione del Brasile, dettagli del pannello di sughero alternato ad acciaio Corten.

Andrea dell'Orto

Andrea dell'Orto Marketing

Andrea è un 40enne amante della fotografia e della comunicazione, interessi che è riuscito a far convogliare nel suo lavoro nel marketing. E' consulente presso aziende che operano nel campo della bio-architettura. Grazie alla passione per il sughero, ne è diventato profondo conoscitore e divulgatore.